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STUDI GIURIDICO-PROFESSIONALI



                    Per questo motivo la migliore prassi operativa volge particolare attenzione
               al sospettato, così come alla vittima.
                    In tal senso i soli prelievi sulle mani o il volto non sono sempre sufficienti.
               La prima e più importante spiegazione è che questo tipo di particolato si disper-
               de nell’ambiente con facilità e può anche essere lavato via con del semplice
               sapone. Pertanto gli organi polizia hanno la necessità di avere a disposizione il
               maggior numero di elementi utili possibile, con un approccio case by case che
               risulta più efficace ai fini del risultato rispetto ad un modello standardizzato che
               non tiene conto delle variabili riguardanti il teatro operativo nel quale ci si trova
               ad operare.
                    L’approccio forense in questo caso è duplice: se da un lato si campiona il
               sospettato alla ricerca del particolato derivante dallo scaricamento della cartuc-
               cia, dall’altro però si cerca anche un riscontro sulla vittima di quanto eventual-
               mente trovato sul primo.
                    Le ragioni di questo approccio sono da identificarsi nella variabilità com-
               posizionale degli inneschi in commercio (e quindi dei relativi GSR), nel valore
               scientifico e giuridico della comparazione tra i residui sul sospettato e quelli
               sulla vittima, da cui deriva la “blindatura” del risultato tecnico in dibattimento .
                                                                                          (8)
                    Inoltre, possiamo affermare che al campionamento sulle superfici cutanee
               del sospettato è auspicabile associare il sequestro (per i successivi prelievi in
               laboratorio):
                    •  degli indumenti delle persone coinvolte (anche dei testimoni, in certe
               condizioni);
                    • delle autovetture utilizzate per allontanarsi dal luogo del delitto;
                    • delle armi utilizzate;
                    • dei bossoli eventualmente rintracciati sulla scena del crimine.
                    Qualora i risultati derivanti da ciascuno degli oggetti sopra elencati siano
               concordanti, è chiaro come in dibattimento difficilmente si giungerà ad una
               loro messa in discussione. Qualora invece non lo fossero, si dovrebbe compren-
               dere se la causa è da imputarsi a ragioni investigative (es. il sospettato non era
               presente sulla scena), tecniche (es. campionamento errato) o entrambe.

               (8) - W. RICCITELLI, la figura dell’esperto dell’analisi dei residui da esplosioni di colpi d’arma da fuoco, in
                   SICuRezza e GIuStIzIa, numero I_MMXVI, 1° trimestre 2015.

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