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STUDI GIURIDICO-PROFESSIONALI



                    Il regolamento UE n. 1357/2014 e la decisione 2914/955/Ue, a differenza
               della normativa italiana introdotta dalla legge 116/2014, fissano criteri per la
               qualifica del rifiuto come pericoloso e prevedono accertamenti sulla effettiva
               composizione,  usando  espressioni  quali  “opportuno”  ovvero  “pertinente”
               senza far alcun riferimento alla presunzione di pericolosità.




                                                   (8)
               2.  Il cosiddetto partito della scopa : ovvero la tesi che esclude l’operatività
                  di presunzioni assolute ai fini della classificazione dei rifiuti a specchio


                    Alla  luce  delle  nuove  disposizioni,  secondo  autorevole  interprete  della
               materia, stante la prevalenza della fonte eurounitaria, devono ritenersi superati
               i criteri stringenti e le presunzioni di cui ai commi 5 e 6 introdotti dalla legge
               116/2014, con la conseguente affermazione, quale regola generale sullo svolgi-
               mento delle analisi, della ricerca, caso per caso, della effettiva natura del rifiuto
               mediante l’individuazione dei parametri “opportuni” e “proporzionati” e “per-
               tinenti”, all’esito di un’attività di contenuto valutativo, ancorchè caratterizzata
               da direzionalità tecnica.
                    Le analisi rappresentano un elemento essenziale per la caratterizzazione
               del rifiuto, ma questa non può ritenersi ex se inesatta o falsa per il solo fatto che
               in presenza di codici a specchio, non siano state verificate tutte le sostanze peri-
               colose in astratto riscontrabili nel rifiuto, dovendosi accertare se, con riferimen-
               to a quella specifica fattispecie, l’accertamento sia da ritenere comunque atten-
               dibile in quanto rispettoso dei predetti parametri di opportunità, proporziona-
               lità, pertinenza .
                              (9)
                    Alcuni autori ritengono addirittura che l’articolo 13 comma 5 lett. b-bis) del
               d.lgs. 116/2014 si ponga in contrasto con la normativa comunitaria, da ultimo
               citata, e concludono nel senso che lo Stato e gli organi pubblici sono obbligati a
               non applicare le norme interne in contrasto con la normativa comunitaria .
                                                                                     (10)
               (8) - La  definizione  è  di  G.  AMENDOLA,  Codici  a  specchio:  arriva  il  partito  della  scopa,  in
                    www.Industriaeambiente.it, marzo 2017.
               (9) - P. FIMIANI, La tutela penale dell’ambiente, edizione Giuffrè, 2015, pagg. 618 e ss.
               (10) - D. ROTTEGEN, Codici a specchio: disapplicazione per contrasto con il diritto comunitari, in Ambiente
                    &Sviluppo, luglio 2015.

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