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2^ CONFERENZA INTERNAZIONALE SULL’AMBIENTE
Fra le radici culturali contadine spicca la tradizione del vino, in passato ali-
mento integrativo del pane nel pasto del contadino, oggi anche bevanda da
degustazione ed elemento identificativo di vari territori, assurgendo infine a
tematica di percorsi di studi in alcuni Atenei.
Nonostante l’Italia non occupi i primi posti quanto a estensione territoria-
le, merita menzioni da podio per quanto concerne le varietà enologiche derivan-
ti da un ampio ventaglio di uve autoctone.
La specifica valorizzazione delle numerose varietà ha richiesto, nel corso
del tempo, delle lavorazioni ad hoc legate alle diverse proprietà organolettiche e
alle rispettive tradizioni agronomiche ed enologiche locali, tanto da elevare il
vino al rango di “...patrimonio culturale nazionale da tutelare e valorizzare negli
aspetti di sostenibilità sociale, economica, produttiva, ambientale e culturale”,
(art. 1 del Testo Unico del Vino, legge 238 del 12 dicembre 2016).
Per la prima volta, in un testo di legge dell’agroalimentare, un alimento
assume la valenza di “…patrimonio culturale nazionale…”; nella fattispecie il
vino come prodotto della vite e risultato di tutte le pratiche agrotecniche ed
enologiche, derivanti dalla tradizioni del territorio, divengono un unicum nel
costituire un patrimonio culturale che viene rappresentato dal prodotto finale:
il vino.
A partire dagli anni novanta una fetta rilevante di imprese medio-piccole
del settore agricolo decise di affidarsi alla realizzazione di prodotti di alta qua-
lità. Una scommessa legata ai sistemi di certificazione, soprattutto a quelli delle
Denominazione di origine protetta (DOP) e Indicazione geografica protetta
(IGP).
Da allora le certificazioni pubbliche, legate al concetto di produzioni di
qualità, sono state il volano di un processo economico che ha trasformato “il
tipico” da settore di nicchia a comparto di innovazione dell’agricoltura. Il
Comando, che in ragione delle sue attribuzioni, tutela il complesso sistema
dell’agricoltura, del territorio, della produzione che vi scaturisce, rivolge parti-
colare attenzione alle tradizioni regionali, anche percorrendo la tutela degli ali-
menti a marchi di qualità (DOP, IGP, STG) .
(21)
(21) - DOP = Denominazione di origine protetta. IGP = Indicazione geografica protetta. STG =
Specialità tradizionale garantita. La materia è normata dal Regolamento UE n. 1151/2012 del
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