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L’ARMA A TUTELA DELL’AGROALIMENTARE


             e distribuzione .
                           (10)
                  Il settore agricolo, in quanto luogo della produzione, preesiste a quello ali-
             mentare, momento del consumo .
                                            (11)
                  È necessario, pertanto, rinvenire dei principi giuridici di riferimento che val-
             gano da guida al comparto di specialità. Lo si ottiene attraverso l’esame ed il con-
             fronto di diversi testi normativi, primo fra tutti il Decreto Legislativo 6 settembre
             2005, n. 206, recante il “Codice del Consumo”. Esso nell’art. 2, riconosce e garan-
             tisce i diritti e gli interessi individuali e collettivi dei consumatori e degli utenti, che
             rappresentano i soggetti giuridici destinatari della tutela espressa dal Reparto .
                                                                                    (12)
                  In  capo  al  consumatore  vengono  riconosciuti,  tra  gli  altri,  taluni  diritti
             dichiarati fondamentali:
                  - la tutela della salute, che peraltro rinviene il suo fondamento nell’art. 32
             della Costituzione;
                  -  la sicurezza e la qualità dei prodotti;
                  -  un’adeguata informazione ed una corretta pubblicità;
                  -  l’esercizio delle pratiche commerciali secondo i principi di buona fede,
             correttezza e lealtà; questi ultimi rinvengono la loro applicazione nel principio
             solidaristico affermato nell’art. 2 della Costituzione;
                  -  educazione al consumo;
                  -  correttezza, trasparenza ed equità nei rapporti contrattuali.
                  Nello stesso testo (art. 3) si tratteggiano le definizioni di:
                  -  consumatore, cioè la persona fisica che agisce per scopi estranei all’attività
             imprenditoriale e commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta;
             (10) - L’industria alimentare conferma nel 2015 (ultimo anno di analisi) la sua tendenza positiva, posi-
                  zionandosi all’1,7% del totale del PIL. Nel complesso il settore agroalimentare, come somma di
                  ASP (agricoltura, silvicoltura e pesca) e IA (industria alimentare), sfiora la quota del 4% del valo-
                  re realizzato dal sistema economico nazionale. Si conferma la maggiore vivacità della domanda
                  estera con aumento del fatturato del 4%. Nello stesso 2015, il fatturato dell’industria alimentare
                  italiana si è attestato a 135 miliardi, in crescita del 2,3% rispetto al 2014. I dati sono tratti da
                  Annuario dell’Agricoltura Italiana, 2015, CREA- Centro Politiche e bioeconomia, 2017.
             (11) - Il numero delle aziende iscritte al 2015 nel “Settore agricoltura, caccia e servizi” è stato di 735.373
                  unità, concentrate per il 45% nelle regioni meridionali e per il 38% nelle regioni settentrionali.
             (12) - Corte Costituzionale 469/2002. “La preferenza nell’accordare particolare protezione a coloro che
                  agiscono in modo occasionale, saltuario e non professionale si dimostra non irragionevole allor-
                  ché si consideri che la finalità della norma è proprio quella di tutelare i soggetti che secondo l’id
                  quod plerumque accidit sono presumibilmente privi della necessaria competenza per negoziare”.

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