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L’ARMA A TUTELA DELL’AGROALIMENTARE
- prevenzione e repressione delle frodi in danno della qualità delle produ-
zioni alimentari;
- controlli derivanti dalla normativa comunitaria agroforestale e ambienta-
le e concorso nelle attività volte al rispetto della normativa in materia di sicu-
rezza alimentare del consumatore e di biosicurezza in genere.
Fissati i compiti, il Decreto interviene a delineare l’Organizzazione
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preposta alla specifica tutela, prevedendo “…reparti dedicati, in via prioritaria
o esclusiva, all’espletamento….di compiti particolari o che svolgono attività
di elevata specializzazione in materia di tutela dell’ambiente, del territorio e
delle acque, nonché nel campo della sicurezza e dei controlli nel settore
agroalimentare”.
L’Organizzazione si articola in:
- Comando Unità per la Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare,
retto da un Generale di Corpo d’Armata dipendente funzionalmente dal
Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali per le materie afferenti alla
sicurezza e alla tutela agroalimentare e forestale;
- Comandi - per le specifiche attribuzioni - che esercitano funzioni di
direzione, di coordinamento e di controllo dei reparti dipendenti.
La “casa comune” che si è realizzata ha consentito, sin dalla prima appli-
cazione, la moltiplicazione di potenzialità ed energie, profondendosi il grande
bagaglio di conoscenza delle più disparate realtà rurali e di esperienze delle
Stazioni Forestali dell’Arma con quello di passione e di dottrina dei Reparti tito-
lari dei comparti di specialità. Già appartengono alla cronaca esaltanti risultati
operativi.
Per il prossimo futuro è prevista l’applicazione di manovre ordinative,
intese a costituire, nell’ambito del Comando Politiche Agricole e Alimentari:
- un Reparto Operativo a livello centrale, con compiti investigativi e di
analisi;
- due NAC, presumibilmente per il Nord Ovest e per la Sicilia, tanto da
risultare una articolazione periferica corrispondente alla competenza areale dei
Comandi Interregionali.
(9) - L’art. 8 introduce l’art. 174 bis del Decreto Legislativo 15 marzo 2010, n. 66, recante “Codice
dell’Ordinamento Militare”.
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