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PROTEGGERE E AGIRE. SFIDE E SOLUZIONI A DIFESA DELL’AMBIENTE
Roma partecipa a un comitato Interpol, si è concentrata su aspetti legati alla
fase di implementazione di alcune politiche anti-deforestazione. Da ultimo, Jade
Saunders, analista senior di una ONG chiamata Forest Trends. È un’organizza-
zione con base a Washington, DC, per cui Saunders sta gestendo il Timber
Regulation Enforcement Exchange, che è una piattaforma per facilitare gli
scambi tra gruppi europei, americani e australiani in materia di sfruttamento
delle foreste.
Robert Simpson ha parlato delle attività di gestione e conservazione delle
foreste in alcune realtà geografiche di particolare interesse per il fenomeno della
deforestazione, come ad esempio la Liberia, soprattutto nel periodo dei cam-
biamenti negativi posti in essere dal Presidente Charles Taylor. Simpson ha
ricordato come la tragedia umanitaria della Liberia e delle sue guerre interne sia
collegata al doppio filo dello sfruttamento delle risorse naturali del Paese: fore-
ste o risorse alimentate dalle foreste. E a questo proposito ha sottolineato come
anche il processo di pace che interessa il paese africano, e i relativi negoziati,
non possano non tenere conto della necessità di prevedere piani sostenibili volti
a garantire la certezza delle modalità di sfruttamento, e la sostenibilità, del patri-
monio forestale liberiano.
Jussii Viitanen ha parlato per l’Istituto Forestale Europeo, un’organizza-
zione internazionale con reti di ricerca molto estese in Europa e che, tra l’altro,
fornisce sostegno agli Stati membri dell’UE e all’UE stessa nell’attuazione e
nella pianificazione delle politiche forestali. In questa prospettiva ha messo in
evidenza come una delle prime problematiche dell’attività di definizione di poli-
tiche forestali sia proprio quella relativa all’acquisizione di dati certi sull’entità
dei fenomeni che si intende regolare. Da qui deriva la necessità di costruire
sistemi tecnici per la verifica della legittimità della provenienza del legname
forestale. Una volta che questi aspetti sono definiti, il passo successivo attiene
al miglioramento della governance forestale: la trasparenza delle informazioni
del settore forestale e il processo decisionale, l’aumento delle responsabilità, la
promozione del numero di parti interessate, nel senso di stakeholders attenti a
una regolamentazione virtuosa. Da ultimo, l’attività repressiva dei fenomeni
illeciti, sulla scorta della considerazione che se continuerà a esserci domanda di
legname illegale, allora sarà più difficile limitarne l’offerta.
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