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PROTEGGERE E AGIRE. SFIDE E SOLUZIONI A DIFESA DELL’AMBIENTE
nella catena di valore, la disponibilità a comprendere e attuare il cambiamento
in un territorio definito, conoscendo le particolarità delle comunità e dei terri-
tori, e i forti legami con la cultura e l’identità. Fernando Cano ha poi rappresen-
tato che il caso della Tequila, in ragione di quanto detto in materia di sostenibi-
lità, è stato positivamente sperimentato su questo tipico prodotto messicano.
Il Dr. Cuoco ha parlato di agricoltura biologica, identificandone i tratti
essenziali anche dal punto di vista definitorio: l’agricoltura biologica è un siste-
ma di produzione innovativo che sostiene la salute del suolo, degli ecosistemi e
delle persone. Essa non è orientata solo alla produttività ma anche all’aspetto
ambientale, sociale e, di sicuro, agricolo. Si basa su quattro principi fondamen-
tali: i principi di salute, ecologia, onestà e protezione. Salute intesa come salute
delle persone, della comunità e degli ecosistemi. Non possiamo avere alimenti
salutari se non abbiamo ecosistemi salutari.
Ecologia: dobbiamo basare i nostri metodi produttivi sull’ecologia e il rici-
claggio, ha ribadito.
Onestà: è un argomento importante per gli agricoltori biologici: essere
onesti nel rispetto di quello che si fa nel contesto ambientale e nello sfruttare le
potenzialità dell’ambiente. Questo è davvero importante, ha rimarcato il relato-
re, il costo reale del cibo e il pagare gli agricoltori onestamente per il lavoro che
fanno è uno dei principi più importanti dell’agricoltura biologica. E infine, pro-
tezione. Protezione nel senso di miglioramento, anche delle tecniche, ma senza
pregiudizio dei principi appena esposti. Il Dr. Cuoco ha parlato di IFOAM EU,
la Federazione Internazionale del Movimento Agricolo Biologico (International
Federation of Organic Agriculture Movement) che unisce il movimento biolo-
gico a livello mondiale dal 1972.
Mr. Rudi Dalvai ha concentrato il suo intervento sul fair trade. Ha messo
in evidenza le notevoli relazioni esistenti fra commerci e migrazioni. Laddove
il lavoro dell’uomo non è sufficientemente remunerato, laddove le condizioni
lavorative dimostrano l’assenza di equità, è inevitabile che si inneschino feno-
meni migratori anche di massa. Soprattutto in considerazione del fatto che lo
sfruttamento commerciale di alcuni determina la ricchezza e la prosperità di
molti. Come può essere il caso di una bella e splendida città, costruita però
sulla miseria degli altri.
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