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STUDI GIURIDICO-PROFESSIONALI
La circostanza che un militare sia soggetto a diversi trasferimenti d’auto-
rità non costituisce, pertanto, un elemento significativo ai fini della valutazione
in ordine al mobbing .
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2. Discriminazioni, molestie e mobbing
Il mobbing è un fenomeno piuttosto diffuso negli ambienti lavorativi della
nostra società e può colpire chiunque; non dipende dalle caratteristiche della
personalità della vittima o dell’aggressore né esiste alcuna responsabilità da
parte della vittima, ma è strettamente relazionato alla degenerazione dei conflit-
ti interpersonali che scoppiano in ambienti di lavoro; esso è spesso un indice
dell’esistenza di problemi di cattiva organizzazione e di mala gestione delle
risorse umane.
Tale fenomeno si manifesta frequentemente attraverso una serie di azioni
subdole e nascoste che si dipanano lentamente, spesso non riconoscibili da un
osservatore esterno. Un singolo atto illegittimo o anche più atti illegittimi di
gestione del rapporto in danno del lavoratore, non sono, di per sé soli, sinto-
(8) - Tar Liguria Genova, II, 23 febbraio 2016, n. 193, in leggiditalia.it. Il ricorrente, assumendo di
essere stato trasferito d’autorità presso il Centro supporto e sperimentazione navale in una
posizione organica equivalente a quella di militare di truppa e di avere in tale sede subito una
vera e propria persecuzione da parte dei superiori e da altri dipendenti civili e militari del
Ministero della difesa, aveva chiesto al giudice il risarcimento del danno da danno da deman-
sionamento, dequalificazione e mobbing ovvero in subordine il risarcimento del danno da
dequalificazione professionale. Il G.A. ha respinto il ricorso rilevando come la vicenda si
situasse in ambito militare caratterizzato per una serie di peculiarità che impongono di ana-
lizzare la medesima tenendo conto del particolare rapporto di soggezione gerarchica che
caratterizza tale categoria di personale. In ordine, per esempio al trasferimento d’autorità,
assume il Tar che in ambito militare appare normale il trasferimento d’autorità di un militare
da un reparto ad un altro in ragione delle mutevoli esigenze della forza armata. La circostan-
za che il ricorrente sia stato soggetto a diversi trasferimenti d’autorità, pertanto, non costi-
tuisce elemento significativo ai fini della valutazione in ordine al mobbing. Dall’insieme degli
episodi prospettati dal ricorrente non si evidenzia la sussistenza di alcuna volontà persecu-
toria diretta nei suoi confronti del ricorrente e dell’assenza di disegno persecutorio in suo
danno doveva essere consapevole lo stesso ricorrente tanto che non aveva ritenuto di impu-
gnare davanti al giudice amministrativo il provvedimento di trasferimento dal Centro sup-
porto e sperimentazione navale ad altro reparto.
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