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STUDI GIURIDICO-PROFESSIONALI



                    La soppravenienza normativa ha comportato la non perseguibilità di fatti
               gravissimi forieri di danni devastanti all’immagine della P.A. (si pensi a fatti di
               pedofilia, stupro, falso, mafia, camorra, traffico o spaccio di droga etc.) o la tar-
               diva attivazione della Corte in attesa di giudicati penali in punto di costituzio-
               nalità con la (assai) discutibile sentenza 1 dicembre 2010, n. 355 .
                                                                             (33)
                    Prima del recente intervento dell’art.4, lett. g), dell’allegato 3 del d.lgs n.174
               del 2016, che ha abrogato l’art. 7, della l. n.97 del 2001 richiamata dal predetto
               lodo Bernardo, la questione dell’individuazione delle fattispecie di reato, la cui rea-
               lizzazione può dar luogo al danno all’immagine, era stata risolta dalle Sezioni
               Riunite in sede nomofilattica (sentenza 19 marzo 2015, n. 8), a seguito di rimes-
               sione di questione di massima da parte della Procura Generale della Corte dei
               conti, nel senso della limitazione ai reati di cui al suddetto “catalogo”, enuncian-
               do il seguente principio di diritto: “l’art. 17, comma 30 ter, va inteso nel senso che le
               Procure della Corte dei conti possono esercitare l’azione per il risarcimento del danno all’im-
               magine solo per i delitti di cui al Capo I del Titolo II del Libro Secondo del codice penale”.
                    Tuttavia, dopo il suddetto intervento abrogativo ad opera dell’art.4, lett. g),
               dell’allegato 3 del d.lgs n.174 del 2016, che ha eliminato i limiti alla perseguibilità,
               art. 17, co. 30-ter, d.l. 1 luglio 2009 n. 78, dovrebbe ritenersi consentita la conte-
               stazione a fronte di danno all’immagine derivante dalla commissione di qualsiasi
               forma di reato e non solo dei reati contro la P.A. della l. n. 97 del 2001 .
                                                                                   (34)
                    Si rimarca poi che, in contraddizione con i limiti generali (oggi superati)
               alla perseguibilità del danno all’immagine fissati dal lodo Bernardo (previo giudi-
               cato per specifici reati contro la P.A.), taluni interventi legislativi avevano con-
               traddittoriamente  già  sancito  la  perseguibilità  di  tale  danno  anche  senza…
               reato: v. artt. 67 e 69 del d.lgs. 27 ottobre 2009, n. 150 (che hanno introdotto
               l’art. 55-quinquies al d.lgs. n. 165 del 2001 per il danno all’immagine per fenome-


               (33) - La sentenza è edita in Foro amm., 2010, fasc. 12, con nota di VETRO. In terminis anche le ordi-
                    nanze nn. 210-221 e n. 286 del 2011 della Consulta.
               (34) - Sul danno all’immagine e sul cosiddetto lodo Bernardo è sufficiente rinviare a TENORE (a cura di),
                    La nuova Corte dei conti, cit., 112. Per una conferma della tesi estensiva sulla più ampia persegui-
                    bilità del danno all’immagine della P.A. da noi sopra sostenuta, dopo la recente abrogazione dei
                    limiti alla perseguibilità del danno all’immagine ad opera del d.lgs. n. 174 del 2016, v. Corte dei
                    Conti, sez. Lombardia, 1 dicembre 2016, n. 201, in www.corteconti.it e in www.giustam.it, 12, 2016,
                    con nota di D’ANGELO. Da ultimo vds. Corte Costituzionale, 21 giugno 2017, n. 145.

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