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IL RUOLO DELL’ARMA DEI CARABINIERI A TUTELA DELLA SALUTE PUBBLICA:
IL COMANDO CARABINIERI PER LA TUTELA DELLA SALUTE
Dal 1° luglio 1996, in attuazione del D.I. Sanità-Difesa 23 gennaio 1996,
il Comando Carabinieri Antisofisticazioni e Sanità, fusosi con il soppresso
Comando Carabinieri Antidroga, assunse la denominazione di “Comando
Carabinieri per la Sanità”, per il quale fu previsto:
- un secondo sensibile aumento dell’organico da ottocento a mille uomini
(Art. 19 della Legge 462/86 “Misure urgenti in materia di prevenzione e repres-
sione delle sofisticazioni alimentari”, che aveva, tra l’altro, previsto il potenzia-
mento degli organi di vigilanza operanti nei settori agro-alimentare ed igienico-
sanitario);
- l’acquisizione delle competenze in materia di vigilanza sulla produzione
e commercializzazione di sostanze stupefacenti, di cui agli artt. 5 e 6 del D.P.R.
309/1990, nonché delle norme connesse al trattamento dei tossicodipendenti.
Nel 2005, con l’emergenza dell’“Influenza aviaria”, il Decreto Legge 1°
ottobre 2005, n. 202 (convertito in Legge, con modificazioni, dall’art. 1 della
Legge 30 novembre 2005, n. 244), stabilì che il Comando Carabinieri per la
Sanità, nell’assumere l’attuale denominazione di “Comando Carabinieri per la
Tutela della Salute”, dovesse essere potenziato di 96 unità (in extraorganico 20
Ufficiali e 76 Ispettori) e successivamente riconfigurato (con il DI 26 febbraio
2008) prevedendo, a decorrere dal 15 settembre 2008, la ridenominazione dei
Gruppi CC Antisofisticazione e Sanità in Gruppi CC per la Tutela della Salute
e l’istituzione di ulteriori due Nuclei periferici in Caserta e Lecce.
Il 1° settembre 2015, il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute è
stato rivisto mediante la collocazione delle articolazioni periferiche (Gruppi e
Nuclei) alle dirette dipendenze del Comandante, nonché riconfigurato il
“Reparto analisi” in “Reparto Operativo” (articolato sulle sezioni “Operativa
Centrale”, “Analisi” e “Antidoping”, in luogo delle preesistenti sezioni
“Criminalità Alimentare e Farmaceutica”, “Pianificazione e Valutazione rischi”
e “Controlli Antidoping”).
Dagli esordi alla recentissima configurazione, il Reparto Speciale è stato
destinatario, quindi, di sostanziali interventi di carattere ordinativo, diretti ad
aumentare progressivamente il numero dei nuclei sul territorio (passati da sei a
trentotto) e adeguare la struttura del Comando alle accresciute esigenze opera-
tive.
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