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IL RUOLO DELL’ARMA DEI CARABINIERI A TUTELA DELLA SALUTE PUBBLICA:
IL COMANDO CARABINIERI PER LA TUTELA DELLA SALUTE
Altre frodi che interessarono le prime pagine dei giornali degli anni
Cinquanta, riguardarono la presenza di grassi di origine animali nell’olio di
oliva, burro ottenuto dal grasso di balena e, addirittura, pasta alimentare con
farina di grano tenero e addensanti ottenuti dal sangue dei macelli.
L’attenzione giornalistica al fenomeno e la presa di coscienza popolare,
resero necessaria l’adozione di nuove azioni a tutela della collettività, che trova-
rono forte ed autorevole espressione nei primi testi normativi di settore, rivolti
a fronteggiare adeguatamente gli attacchi alla salute degli italiani da parte di que-
ste forme criminalità emergenti.
Si perfezionò, quindi il Testo Unico delle Leggi Sanitarie, ancora vigente,
e venne promulgata la legge n. 283 del 30 aprile 1962, relativa alla disciplina
igienica della produzione e commercio delle sostanze alimentari e delle bevan-
de, che rappresentò in tal senso una risposta efficace, oltre che lungimirante
dello Stato, atteso che a tutt’oggi costituisce uno degli strumenti normativi mag-
giormente impiegati nell’azione di contrasto alle condotte fraudolente, che met-
tono in pericolo la salute pubblica attraverso il consumo di alimenti non idonei
dal punto di vista igienico-sanitario.
In questo contesto socio-economico, sulla “scia” della fermezza con cui
lo Stato prese posizione contro le “allarmanti sofisticazioni alimentari”, il 15
ottobre 1962, a seguito di intese intercorse tra il Ministero della Sanità, il
Ministero della Difesa ed il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, furo-
no istituiti i Nuclei Antisofisticazioni dell’Arma dei Carabinieri (NAS), posti alle
dipendenze funzionali del Ministero della Sanità con il compito di “vigilare sulla
disciplina igienica della produzione, commercializzazione e vendita delle
sostanze alimentari e delle bevande, a tutela della salute pubblica” e di creare
nuove e più efficaci forme di tutela del consumatore.
È evidente come la mission originaria dei NAS fosse, dunque, la lotta ai
fenomeni illegali veri e propri, troppo complessi da fronteggiare per i medici
pubblici deputati alla vigilanza igienico-sanitaria e troppo “settoriali” per poter
essere approfondite dagli appartenenti alle forze dell’ordine a competenza
generale.
Occorreva, quindi, “specializzare” nella conoscenza della materia sanita-
ria dei Carabinieri, ovvero professionisti di consolidata affidabilità, capaci di
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