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CARABINIERI PER LA TUTELA DELLA SALUTE

risalenti alle origini della fondazione, il 13 luglio 1814, ad opera di Re Vittorio
Emanuele I. Sebbene, infatti, la nascita di questo nuovo corpo militare sia ine-
vitabilmente legata alle questioni di ordine e sicurezza pubblica, in quel periodo,
per le condizioni di vita particolarmente precarie a causa delle guerre napoleo-
niche, i Carabinieri Reali si trovarono fin da subito impegnati in operazioni di
soccorso in occasioni di pubbliche calamità, chiamati ad assicurare la serena e
pacifica convivenza tra i sudditi del Regno attraverso un’opera assidua di assi-
stenza materiale e morale alle comunità da proteggere.

      L’epidemia di colera del 1835, la prima a colpire la penisola (in modo pre-
valente la provincia di Cuneo, Alessandria e la Liguria), provocò, infatti, nume-
rose vittime nel Paese e diverse sollevazioni popolari, che individuavano nelle
cause del morbo l’operato di presunti untori(1).

      In quell’occasione, i Carabinieri furono impegnati nei “lazzaretti” per
difendere la Salute pubblica e il Colonnello Giacinto Cottalorda, Comandante
in 2a del Corpo dei Carabinieri, diramò, l’8 agosto 1835 la seguente circolare:
“(…) l’Arma nostra, la quale in ogni circostanza ha costantemente date non
dubbie prove non solo di animo imperterrito, ma anche di saviezza e di pruden-
za, debba pure in questa circostanza dimostrare al nostro Sovrano di quale uti-
lità essa si renda, praticando cioè la più esatta vigilanza per mantenere la pub-
blica tranquillità (…)”(2).

      Fedeli alle consegne ricevute, i Carabinieri non solo si distinsero nel conte-
nere e mitigare l’isteria popolare, ma anche nel prestare soccorso ai numerosis-
simi afflitti, tanto che nell’edizione del 26 agosto 1836, la “Gazzetta di Genova”,
così lodava l’operato dei militari dell’Arma: “(…) Bello è il far conosciute le
magnanime azioni dei generosi; ma quando col divulgarle si eccitano gli animi
altrui ad imitarle, allora diviene stretto debito di farle manifeste. Noi compiremo
questo debito nel pagare un tributo d’ammirazione ai Carabinieri Reali”(3).

      L’epidemia di colera del biennio 1835-37 fu solo la prima nel territorio
italiano. Il morbo infatti tornò in maniera particolarmente virulenta nel 1854-
55 e, soprattutto, nel 1865-67, triennio in cui il bilancio finale fu di oltre

(1) - Eugenia TOGNOTTI, Il mostro asiatico: storia del colera in Italia, Laterza, 2000.
(2) - Fonte: http://www.carabinieri.it/arma/curiosita/non-tutti-sanno-che/c/colera
(3) - Cfr. nota 2.

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