Page 65 - Rassegna 2-2016
P. 65

LEGISLAZIONE E REATI AMBIENTALI

3. Il delitto di disastro ambientale quale autonoma figura di reato.
   La nuova disciplina nella legge 68/2015

      Alla luce di quanto esposto, emerge chiaramente che il disegno di legge n.
1345 e poi la successiva legge 68/2015 che da esso vedrà la luce, intervengono,
in accoglimento di quanto auspicato dalla Corte Costituzionale, con lo scopo
preciso e mirato di colmare un evidente e non più tollerabile vuoto normativo,
poiché la prassi di far rientrare una figura delittuosa specifica e peculiare quale
quella del disastro ambientale nel più vago e generico concetto di disastro inno-
minato - figura, come specificato, dai contorni pressoché astratti - appariva una
soluzione non più idonea a far fronte alle esigenze della realtà fattuale e ciò
anche alla luce della più recente esperienza giudiziaria, la quale consentiva ora-
mai di delineare un quadro molto chiaro del danno arrecato all’ambiente dalle
varie pratiche illegali rimaste fino ad oggi prive di adeguati controlli e sanzioni.

      Anche l’Unione Europea aveva da tempo tracciato i criteri che il legislato-
re italiano avrebbe dovuto adottare in materia di illeciti commessi in lesione del
bene ambiente. Il quadro normativo dei reati ambientali subisce così un’impor-
tante evoluzione.

      Il legislatore, difatti, raccoglie finalmente il suggerimento formulato dalla
Corte Costituzionale in ordine alla tipizzazione di un’autonoma figura di reato,
quella appunto di disastro ambientale, la quale sarà poi definitivamente conte-
nuta, insieme ad altre nuove ed autonome ipotesi delittuose, nella successiva
legge che prende le mosse da un lungo iter legislativo.

      Nasce così la legge 68/2015, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 28 maggio
2015, recante “Disposizioni in materia di delitti contro l’ambiente”.

      La nuova normativa introduce nel codice penale i cosiddetti “ecoreati”,
figure delittuose tra le quali emergono soprattutto quella di inquinamento
ambientale e disastro ambientale.

      Essa si compone di tre articoli.
      Il cuore del provvedimento è rappresentato, nello specifico, dall’art. 1,
contenente una serie di disposizioni che inseriscono nel codice il nuovo Titolo
VI bis, il quale si compone a sua volta di dodici articoli - da 452 bis a 452 ter-
decies - ed introduce nel codice penale ben cinque nuovi delitti: inquinamento

64
   60   61   62   63   64   65   66   67   68   69   70