Page 43 - Rassegna 2-2016
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LEGISLAZIONE E REATI AMBIENTALI

(oltre che dei rifiuti solidi) dei “rifiuti liquidi” ordinari, dalla loro produzione
fino allo smaltimento presso l’impianto di trattamento; disciplina altresì (e qui
si intreccia indirettamente con il decreto acque) le fasi di gestione dei “rifiuti
liquidi costituiti da acque reflue” dalla loro produzione fino al trasporto presso
un impianto di trattamento in difetto di una canalizzazione o convogliamento
diretto verso il corpo ricettore;

      - il D.Lgs. n. 152/06 parte terza (acque) disciplina, in deroga, le operazio-
ni connesse allo “scarico” di acque reflue canalizzate o convogliate (immissione
diretta) verso un corpo ricettore poste in essere dallo stesso titolare dello “sca-
rico”, ivi incluso il trattamento preventivo delle stesse acque reflue in un’im-
piantistica denominata “depurazione”.

      Ulteriore e conseguente schematismo di confine tra le due disciplina ci
rivela che:

      - il D.Lgs. n. 152/06 parte quarta disciplina gli impianti di “trattamento”
di “rifiuti liquidi” sia ordinari sia “costituiti da acque reflue”, sia in proprio che
conto terzi, sia privati sia pubblici, sia ordinari che consorziali;

      - il D.Lgs . n. 152/06 parte terza disciplina gli impianti di “depurazione”
di acque reflue, sia in proprio sia consorziale che conto terzi, sia privati che
pubblici.

9. La differenza tra uno “scarico” illecito non autorizzato ed uno smalti-
   mento di rifiuti liquidi illecito mascherato

      A livello giuridico e sanzionatorio deve essere nettamente diversificata
l’ipotesi di smaltimento illegale di rifiuti liquidi mediante riversamento verso
l’esterno da un’azienda rispetto all’ipotesi apparentemente similare ma in realtà
del tutto antitetica dello scarico di liquami di acque reflue non autorizzato e
quindi illegale. Infatti se ci troviamo di fronte ad un rifiuto liquido in senso
stretto, abbiamo sopra rilevato che tale tipologia specifica di liquame non potrà
mai essere autorizzato da una pubblica amministrazione come acqua reflua di
scarico, e dunque non potrà mai verificarsi l’ipotesi che tale rifiuto liquido in
senso stretto venga autorizzato come acqua reflua di scarico mediante canaliz-

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