Page 47 - Rassegna 2-2016
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LEGISLAZIONE E REATI AMBIENTALI

con la documentazione che attesta il codice CER sulla natura di tale rifiuto (sia
domestico che aziendale) deve per forza di cose, in caso di rifiuti liquidi azien-
dali, allegare un certificato di analisi per dimostrare il rispetto dei predetti livelli
tabellari (salvo il caso, rarissimo, che il depuratore non preveda sue dirette ana-
lisi all’ingresso veicolo per veicolo). Questo non sempre accade e, di fatto,
molto frequentemente nei depuratori comunali vengono riversati rifiuti liquidi
che non rispettano tali parametri e di conseguenza creano un’overdose di carico
nell’impianto, il quale sistematicamente si blocca con la necessità di aprire il by-
pass riversando poi nel mare o nei fiumi sottostanti quantitativi dannosissimi di
liquami non depurati.

      Questa realtà genera una serie di illegalità a catena laddove chi produce,
chi trasporta e chi riceve viene spesso unito da un comune denominatore dolo-
so tendente a smaltire tali liquami in modo comunque illecito entro il sistema
da depurazione pubblica con gravi danni sia per il depuratore sia per l’ambiente
e la salute pubblica.

      A fronte di tali illegalità sistemiche, sussistono poi le azioni criminali di
coloro che senza neppure seguire tali prassi vanno a riversare i liquami in que-
stione direttamente nell’ambiente naturale in modo brutale.

      Attivare indagini sistematiche sul ciclo di smaltimento dei rifiuti liquidi
significa andare ad intercettare un quadro di potenziali illegalità in questo deli-
cato settore con diversi livelli di violazione di legge, e tutti questi livelli hanno
una stretta e forzata interconnessione con le normative in materia fiscale e tri-
butaria la cui violazione a sua volta è strettamente connessa alla non osservanza
della legislazione in materia ambientale.

      Riassumendo, i trasporti di rifiuti liquidi possono essere diretti legalmente:
      a) verso un impianto di smaltimento dedicato solo a tale operazione (raris-
simi): in tal caso i documenti a bordo del veicolo devono essere il certificato di
iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali ed il formulario di identifica-
zione dei rifiuti con dati completi ed esatti;
      b)verso un depuratore comunale autorizzato (art.110 comma 2 D.Lgsn.
152/06) per essere dedicato anche a tale operazione, oltre che alla
funzione/base di depurazione delle acque della fognatura (rarissimi): in tal caso
i documenti a bordo del veicolo devono essere il certificato di iscrizione

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