Page 23 - Rassegna 2-2016
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CONFERENZA INTERNAZIONALE SULL’AMBIENTE
di una cultura di grande spinta sociale, che negli anni settanta e ottanta ha
determinato un movimento che ha portato in Italia, ma non solo in Italia,
risultati straordinari come la legge Galasso - la legge sulle aree protette - la
legge sulla difesa del suolo, la nuova legge sui rifiuti e la legge sulle acque. Poi,
secondo Benedetto, questo movimento che era nella società si è un po’ consu-
mato, a causa delle divisioni derivanti da una stagione politica complessa. E
oggi siamo però di nuovo dinnanzi alla necessità di infondere nuova vita in
quel seme di cambiamento, come ha indicato per esempio Papa Francesco che
ha polarizzato le varie nozioni di sostenibilità, parlando di ecologia integrare
nel quarto capitolo della Enciclica Laudato Sii. E questa nozione di ecologia
integrale altro non è che una divulgazione del concetto di sostenibilità delle
Nazioni Unite, dove la parte sociale non è separata dalla parte economica e
non è separata a sua volta dalla parte ambientale e naturale. Sebbene Benedetto
veda il bicchiere “mezzo pieno”, riconosce comunque che il lavoro da svolgere
in Italia è ancora complesso, data la complessità del nostro paese, che è spesso
diviso da segmentazioni delle competenze, quando in realtà l’approccio siner-
gico è l’unico possibile in questo contesto. Il nostro paese è dunque purtroppo
ancora affetto da alcune incompiute, come per esempio l’assenza di un piano
energetico nazionale. O, per quel che riguarda in particolare il WWF e la situa-
zione di alcuni parchi, Benedetto ha ricordato il Parco nazionale Gennargentu,
che, sebbene indicato da ben prima della legge quadro sulle aree protette, non
è ancora stato realizzato. O, ancora, il Parco del Delta del Po, che era previsto
come un parco interregionale o parco nazionale ma in realtà ha finito per esse-
re né l’uno né l’altro. Ancora, Benedetto ha ricordato che, nonostante gli sfor-
zi che il Ministero e la Regione Sicilia stanno facendo, quattro parchi siciliani
previsti per legge sono in una situazione ancora assai poco chiara.
Il Dott. Giuseppe Onufrio, Direttore Esecutivo Greenpeace Italia, ha
affermato che le aree protette sono la cartina di tornasole dell’impegno di un
Paese rispetto alla tutela dell’Ambiente. Ci sono due categorie di persone che
pagano più di tutte con la vita: i giornalisti e gli ambientalisti, in tutte quelle aree
del mondo in cui le mafie operano per conto terzi. Greenpeace cerca di denun-
ciare chi si approfitta di questa catena di violenza, collaborando con le imprese
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