Page 20 - Rassegna 2-2016
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L’UOMO E L’AMBIENTE:
            SFIDE GLOBALI, TUTELA E PROSPETTIVE DAL PROGETTO T.E.C.U.M.

      Il Dott. Donato Monaco, Capo del Servizio I - Polizia ambientale,
forestale, agro-alimentare e protezione civile del Corpo forestale dello
Stato, dopo una introduzione generale sulle funzioni del Corpo Forestale dello
Stato, ha indicato le principali attività svolte dal Corpo Forestale dello Stato
nella prevenzione e nella lotta i crimini ambientali in Italia. Il Dott. Monaco ha
spiegato come anche i crimini commessi sul suolo domestico abbiano in realtà
spesso una prospettiva più ampia, di carattere europeo, e comunque transnazio-
nale. È stato fatto l’esempio del traffico illecito di rifiuti, che ha determinato di
fatto sinergie criminali a livello europeo. Basti pensare al caso della terra dei
fuochi, in Campania, e ai gravi danni alla salute, all’ambiente e all’economia che
sono stati causati dallo smaltimento illecito di rifiuti tossici in aree ad alta capa-
cità produttiva e densamente abitate, per conto spesso di imprenditori del nord
Italia e di imprenditori operanti fuori del territorio nazionale. La lotta ai crimini
ambientali in questa prospettiva domestica e transnazionale si esplica in Italia,
per esempio, attraverso una stretta cooperazione fra Forze di Polizia coinvolte
e altri organi dello Stato. La collaborazione fra il Corpo Forestale dello Stato, a
esempio, e gli uffici delle dogane, ha consentito di identificare complesse reti
criminali operanti nel settore dei crimini ambientali, con ramificate articolazioni
all’estero. Ancora, il Dott. Monaco ha identificato i progressi del Corpo
Forestale dello Stato nel combattere il fenomeno delle agromafie, attraverso
tecniche investigative nuove e articolate, che si sono avvalse anche di unità spe-
ciali del Corpo, attive a livello internazionale. Da ultimo, il Dott. Monaco ha
affrontato il problema della Xilella che affligge le piantagioni di ulivi in puglia
e il ruolo svolto dal Corpo per affrontare il problema.

      Il Gen. D. Enzo Bernardini, Capo del II Reparto del Comando
Generale dell’Arma dei Carabinieri, ha iniziato spiegando la peculiare natura
dell’Arma dei Carabinieri, forza di polizia ad ordinamento militare. Ha indicato
il coinvolgimento internazionale dell’Arma come attore di stabilità internazio-
nale (ricordando le varie missioni internazionali nelle quali è impegnata l’Arma)
e il ruolo di law enforcement a livello domestico. Questa particolare dipendenza,
dal Ministero della Difesa per i compiti militari e dal Ministero dell’Interno per
quelli di polizia, rende i Carabinieri una forza armata idealmente collocata alla

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