Page 22 - Rassegna 1-2016
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L’approccio innovativo e dinamico adottato per le iniziative sin qui elen-
cate e la ricerca di soluzioni per le esigenze emergenti è alla base della proget-
tualità “UNITE4HERITAGE”. Parlo dei “Caschi blu per la cultura” voluti dal
Ministro Franceschini, proposti in settembre dal Presidente Renzi all’ONU e
approvati all’unanimità dall’UNESCO. Una task force internazionale, condotta
dai nostri specialisti, dedicata alla tutela del patrimonio culturale in caso di cala-
mità naturali, crisi internazionali o conflitti armati.

      Tutto ciò deve essere accompagnato dallo studio e dal contributo allo svi-
luppo del diritto umanitario: per questo abbiamo voluto il seminario dell’otto-
bre scorso in questa Scuola; il primo, più importante convegno sul tema del
diritto internazionale umanitario, con gli interventi dei Ministri Pinotti,
Gentiloni e Alfano, del Presidente e del Vice Presidente della Corte
Internazionale di Giustizia, del Procuratore Capo della Corte Penale
Internazionale e di 18 tra i più autorevoli studiosi mondiali della materia; un
percorso soltanto iniziato, che spero destinato a lunga vita.

      Ho fatto cenno all’Expo: è stata, anche sul piano della sicurezza, un’occa-
sione per testare concretamente le nostre capacità, insieme alle altre Forze di
polizia e armate. Da una sfida vinta, a una appena iniziata, quella del “Giubileo
della Misericordia”: lo stiamo tutti vivendo come un’ulteriore prova di impegno
e un’opportunità di crescita.

      Per questi servizi, l’Arma opera come parte del Sistema di sicurezza che
unisce in un’unica compagine Istituzioni e operatori militari e civili, con proce-
dimenti e organismi semplici, strutturati, ottimamente funzionanti, di grande
efficacia nell’assicurare le più alte sinergie operative. Proprio su questo tema il
Governo e il Parlamento, con legge 124 dello scorso agosto, la c.d. “Legge
Madia”, hanno introdotto nuove opportunità di razionalizzazione ed efficienta-
mento. La linea indicata è quella di incrementare le capacità “mettendole a siste-
ma”, con un effetto moltiplicatore di efficienza. In questo percorso, la volontà
espressa di unire il Corpo Forestale dello Stato all’Arma dei Carabinieri tende a
costituire, attraverso l’accorpamento di tutti i reparti impegnati nel settore
ambientale, un polo di eccellenza unico per vastità della missione e potenzialità,
anch’esso capace di proporsi come modello internazionale in un futuro in cui
l’ambiente dovrà sempre più essere al centro dell’attenzione del mondo.

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