Page 18 - Rassegna 1-2016
P. 18

L’Arma, un’Istituzione - lo affermiamo con orgoglio, umiltà e consapevo-
lezza delle responsabilità che ne derivano - che l’Italia può ascrivere tra quelle
più moderne, efficienti e apprezzate.

      Un’Istituzione che ha nel personale il suo patrimonio di gran lunga più
prezioso. Personale selezionato che dev’essere perciò preparato, valorizzato,
ben diretto, tutelato, sostenuto perché, nelle migliori possibili condizioni psico-
fisiche, morali, professionali e materiali, possa assolvere pienamente ai compiti
affidatigli.

      Questo a ogni livello gerarchico e in qualsiasi incarico, nell’assunto che
nessuno è marginale quale che sia il servizio che svolge se ben lo fa, sapendo
che deviazioni dalla linea etica del Carabiniere, “Uomo/Donna morale”, non
possono essere comprensibili né accettabili. Tutto questo ci è noto, questi sono
i riferimenti ideali, antichi e sempre attuali, che guidano la nostra azione in ogni
campo per i quali lavoriamo all’unisono in ogni reparto, in empatia e piena asso-
nanza d’intenti con la nostra Rappresentanza militare e, in particolare, per me,
la Sezione Carabinieri del Co.Ce.R, esemplarmente vigile e responsabilmente
decisa nel segnalare e sostenere le ragioni e le attese del personale. Così essa
contribuisce a garantire professionalità, efficienza del supporto, adeguatezza
degli equipaggiamenti, serenità, coesione morale, tensione ideale e spirito di
corpo, certo tutti funzionali alla migliore efficienza.

      Signor Presidente,
      questo, in sintesi, lo scenario d’interesse con il quale l’Arma si è confron-
tata nel 2015.
      Quanto alle attività di polizia preventiva e giudiziaria, in un quadro generale
che pur ha fatto registrare un significativo calo dei reati perseguiti in continuità
con lo scorso anno, sono stati soprattutto i reati predatori (rapine e furti), quelli
contro la persona (omicidi, femminicidi) e quelli contro la pubblica amministra-
zione a incidere più sfavorevolmente sulla sicurezza reale e percepita.
      Contemporaneamente ancora pervicace si è confermata la criminalità
organizzata, attiva e perniciosa nelle regioni d’origine e, con accresciuta capacità
di penetrazione, nel centro e nel settentrione, affiancata da aggregazioni crimi-
nali straniere, contingenti o strutturate, dedite a ogni sorta di reati e traffici ille-
citi transnazionali.

16
   13   14   15   16   17   18   19   20   21   22   23