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PRIMA DEL MUSEO. I PRATI DI CASTELLO DALL’AGRO VATICANO AL QUARTIERE POST-UNITARIO 21
sorgerà il Museo Storico dell’Arma, la vinea Ioanis bilmente pertinenti agli horti su ricordati.
Iacobi e la vinea Episcopi Cesenatensis. All’incrocio di La cinta muraria unitaria “dalli Spinelli a Castello” è
questa via con la Triumphalis-Romea, davanti al però opera di papa Pio IV (1559-1565), che nel 1562
bastione, è indicata un’osteria (taberna), di fronte affida all’architetto militare Francesco Laparelli i
alla quale poco dopo verrà costruita la cappella di S. lavori per la costruzione di una robusta muratura,
Giovanni degli Spinelli, così detta dal nome del com- molto avanzata a nord rispetto alla fortificazione leo-
mittente Francesco Spinelli, la cui famiglia possedeva nina, che in linea retta chiuda il tratto da Castel S.
terreni agricoli nella zona. Come l’osteria, la chiesetta Angelo al Bastione del Belvedere. La Pianta di Roma
visse sino alla fine del XIX secolo, sopravvivendo al di Etienne Du Perac (1577) documenta la nuova si-
tracciamento del quartiere post-unitario e dando tuazione urbanistica: davanti al nuovo muro (fig. 4,
nome, come si è visto, al baluardo delle Mura Vaticane a), dietro il quale stanno sorgendo gli edifici del
e alla stessa strada. Nella zona delle attuali vie Ger- nuovo Borgo Pio (fig. 4, b), corre il fossato (fig. 4, in
manico, Ottaviano e Giulio Cesare, Bufalini riporta verde), attraversato da ponti in corrispondenza degli
in pianta anche diversi ruderi, oggi perduti, proba- unici due varchi: Porta Angelica (fig. 4, c), all’attuale
FIG.5 G.B. Nolli (incisione), Nuova Pianta di Roma, 1748; particolare dell’area del Vaticano e dei Prati di Castello. Riportato in rosso l’ingombro dell’im-
mobile che ospita il Museo Storico (rielaborazione S. Zeggio)