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PRIMA DEL MUSEO. I PRATI DI CASTELLO DALL’AGRO VATICANO AL QUARTIERE POST-UNITARIO 17
Angelica) centinaia di sepolture si assiepavano una letto naturale, al fine di bonificare e comprendere
sull’altra, occupando anche i minimi spazi fino ai nella città l’area vaticana ed il Trastevere, il fiume
bordi della strada. Queste tombe, rinvenute nelle più correrebbe oggi proprio dove sono viale Angelico,
diverse circostanze e anche nei pressi di piazza Ri- via Ottaviano e piazza Risorgimento. Il progetto di
sorgimento, sono ben documentate; fra tutte si Cesare, contenuto nella lex de Urbe augenda del 45
distingue, non per ricchezza ma per l’immediata e a.C., sorta di piano regolatore ante litteram rivolto
fortissima devozione, quella identificata già dalla fine anche alla sistemazione del Campo Marzio, dovette
del I secolo d.C. come sepoltura dell’apostolo Pietro, però sembrare troppo oneroso al più pratico Augusto,
causa dell’edificazione della prima basilica agli inizi che fece piuttosto bonificare e sistemare l’area golenale
del IV secolo e nucleo generante dell’intero complesso e, nell’ambito della sua globale ristrutturazione am-
vaticano. Se necropoli e mausolei si dispongono pro- ministrativa della città, istituì un nucleo di magistrati
gressivamente lungo le vie Triumphalis e, in misura addetti al periodico controllo e alla manutenzione di
assai minore, Cornelia, l’aspetto del restante ager alveo e rive (curatores alvei Tiberis et riparum).
Vaticanus comincia a mutare dalla fine dell’età re- Quest’area pianeggiante o appena rilevata, ampia,
pubblicana. Se si fosse realizzato il progetto cesariano prossima al centro urbano e ben collegata da strade
di deviare il corso del Tevere ben più ad ovest del suo diventa così luogo ambìto per ricche ville suburbane
FIG. 2. Mappa dell’area vaticana con i principali elementi antichi. Evidenziato in rosso l’immobile che ospita il Museo Storico dell’Arma dei Carabinieri
(da CUCCIA 2006, p. 20, fig. 1.1; rielaborazione S. Zeggio)