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     20     80 HO TANTA STORIA -  GLI OTTANT’ANNI DEL MUSEO



            Leone IV (847-855) decide perciò di realizzare una
            cinta di mura, inaugurata nell’852: nasce la Civitas
            Leoniana, primo stadio della Città del Vaticano. Questa
            prima cinta sarà ristrutturata e ampliata più volte,
            specie tra fine XV e XVII secolo, al fine di difendere
            i nuclei abitati (“borghi”, da cui il toponimo Borgo)
            che si infittivano intorno alla basilica petrina, espan-
            dendosi nei prata Neronis fra questa ed il Castel S. An-
            gelo, senza mai però giungere alla zona oggi occupata
            dalla  piazza  Risorgimento,  che  anche  nelle  prime
            rappresentazioni cartografiche, risalenti al XV secolo,
            appare selvatica o destinata a coltivi, attraversata dal
            tracciato dell’antica via Triumphalis, detta almeno dal
            1030 via publica Romea.
                                                                  FIG.4. E. Du Perac, Pianta di Roma, 1577 (xilografia); particolare dell’area
                                                                     del Vaticano e dei Prati di Castello. Il cerchio rosso indica la posizione
                  L’ETÀ RINASCIMENTALE E MODERNA                     del Museo Storico (rielaborazione S. Zeggio)
            Cambiamenti significativi in questa zona si hanno    zona possa essere efficacemente battuta dalle artiglierie
            con la costruzione delle mura volute da papa Paolo   di Castel S. Angelo e da quelle del baluardo delle
            III Farnese (1534-1549). Per la progettazione è chia-  Mura Vaticane detto, vedremo perché, “delli Spinelli”;
            mato, fra gli altri, Michelangelo, cui sono affidati la  nel  1548  il  bastione  vaticano  sotto  il  Belvedere  è
            realizzazione del baluardo del Belvedere e il compito  completato e dotato appunto di un profondo fossato.
            di rendere sicuri i nuclei urbani di Borgo e Castello.  La Pianta di Roma di Leonardo Bufalini (1551) mostra
            Tra 1547 e 1548 sono ammodernati e ampliati i ba-     la via Triumphalis-Romea (fig. 3, in blu) uscire a nord
            stioni  di  Castello,  mentre  per  quanto  riguarda  il  dalle mura della città leonina attraverso la porta Sancti
            muro  della  cinta  leonina  Michelangelo  scrive:  «Io  Petri. La strada sopravvive oggi solo nella via del Pel-
            dalli Spinelli a Castello non farei altro ch’un fosso: perché il  legrino, dentro la Città del Vaticano, ma è documentata
            Corridore basta, quando sia acconciato bene». La sua idea  nella  Forma  Urbis  Romae di  Lanciani  come  “via
            di “acconciare” il Corridore (il muro settentrionale  quattrocentesca” e in varie cartografie cinquecentesche,
            della cinta di Leone IV, che sosteneva il Passetto di  nelle quali è sempre indicato anche un percorso che
            Borgo voluto dall’antipapa Giovanni XXIII sul finire  unisce Castel S. Angelo con l’angolo del Bastione del
            del  XIV  secolo)  consiste  in  una  robusta  fodera  di  Belvedere. Nella mappa di Bufalini su entrambi i lati
            mattoni applicata al lato esterno e nello scavo di un  di questa seconda strada (fig. 3, in rosso) si allineano
            considerevole fossato, per fare in modo che tutta la  proprietà  agricole  (vinee),  fra  cui,  nell’area  in  cui
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