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16 80 HO TANTA STORIA - GLI OTTANT’ANNI DEL MUSEO
allo stanziamento umano e scadente persino per voluta da Aureliano tra 270 e 273.
l’agricoltura; rimase perciò a lungo ai margini Dal II secolo il transito stradale avveniva anche sul
dell’area propriamente urbana. Sin dalle origini, pons Aelius (oggi ponte S. Angelo; fig. 2, b), inaugurato
però, era percorsa da un tracciato, vera e propria nel 134 d.C. contestualmente al mausoleo dell’im-
strada almeno dall’età arcaica (VI secolo a.C.), che peratore Adriano (poi trasformato in Castel S.
da Roma si dirigeva a Veio, chiamato via Triumphalis, Angelo: fig. 2, c).
secondo l’ipotesi tradizionale, proprio a seguito della Così raggiunta la riva destra del Tevere, il percorso
conquista di Veio nel 396 a.C. E’ indicativo che la piegava ad ovest lungo la riva e in questo tratto, più o
processione dei trionfi entrasse in città sempre da meno dove oggi ha inizio via della Conciliazione (fig.
essa, attraversando il Tevere e dirigendosi al Circo 2, d), sorgevano due imponenti mausolei, che per
Flaminio e poi alla porta Carmentalis ai piedi del l’eccezionalità e la conservazione sino alla fine del
Campidoglio: quando il rigido cerimoniale del trionfo XV secolo colpirono l’immaginazione medioevale
( pompa triumphalis) viene strutturato e fissato, il assumendo nomi altisonanti: la meta Romuli, piramide
nemico su cui trionfare è quello che vive sulla “riva più grande di quella di Gaio Cestio, e il terebinthus
etrusca”, nemico per antonomasia anche quando Neronis, grande tumulo circolare. Poco dopo la strada
Roma sarà aperta a ben più vasti orizzonti politico- si biforcava; verso ovest si dipartiva la via Cornelia
militari. L’antichità di questo percorso è confermata (fig. 2, in rosso), mentre la via Triumphalis (fig. 2, in
dall’individuazione lungo il tracciato, sia nell’area blu) piegava a nord e si dirigeva verso Monte Mario
centrale che nei territori dei Municipi XIII e XIV, costeggiando alla base il pendio del Colle Vaticano.
di tombe isolate o nuclei di necropoli, attestate a A cavallo fra XIX e XX secolo l’ingegnere archeologo
partire dall’età orientalizzante (VII secolo a.C. c.a.) Rodolfo Lanciani ipotizzò che la strada passasse con
e arcaica e progressivamente più frequenti sino alla andamento rettilineo ben ad est della collina (fig. 2,
fine dell’età antica. e), tagliando in obliquo l’attuale piazza Risorgimento
In origine la strada per Veio doveva attraversare il più o meno dalla via del Mascherino, ma la congettura
fiume al guado dell’Isola Tiberina, ma dall’età giu- non è stata mai suffragata da ritrovamenti; resti di
lio-claudia transitava sul ponte detto nel medioevo via basolata vennero invece rinvenuti in almeno due
pons Neronianus e poi appunto pons Triumphalis (fig. 2, occasioni alle pendici del colle Vaticano e gli studiosi
a), le cui rovine sono ancora visibili nei periodi di sono ormai abbastanza concordi nel riconoscervi la
magra presso ponte Vittorio Emanuele II. In realtà via Tiumphalis. Tra I e IV secolo d.C. in questo tratto
il pons Neronianus fu forse costruito da Caligola l’area attraversata dalla via Trionfale e dai suoi di-
(imperatore dal 37 al 41 d.C.) e distrutto da Probo verticoli era occupata da vaste necropoli; in particolare
(276-282 d.C.) per motivi di sicurezza durante il sul ripido pendio del Colle Vaticano (aree degli attuali
completamento e rafforzamento della cerchia muraria autoparco e annona vaticana e di via di Porta