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PAGINE DI STORIA
Paolo, questo era
il nome di battaglia
di Araldi, si fece ben Ma ciò non ha niente a che vedere con quanto Paolo
progetta e realizza sempre a Gossolengo, allorquando
decide di assaltare il deposito di munizioni presidiato
presto conoscere nelle dai tedeschi. Questa volta l’impresa è ancor più te-
meraria ed ardimentosa. Non operano in 4, ma addi-
valli piacentine; era un rittura in due. Paolo e Mario stanno cenando all’oste-
ria del paese. Al tavolo a fianco al loro siedono un
figlio della Val Tidone Maresciallo e un Sergente dell’esercito fascista. Non
finiscono di trangugiare il boccone, che i due carabi-
nieri svelano i mitra e disarmano i due sventurati. I
e per tal motivo due avanti, dietro di loro le canne delle armi auto-
matiche. Così il quartetto si dirige verso la polveriera.
conosceva benissimo Le istruzioni sono chiare, nessun tentennamento, al-
trimenti… Il Maresciallo, quindi, chiama a sé con
una scusa i tedeschi di guardia che si ritrovano davanti
il territorio e le sue ai mitra dei due intrepidi. Radunati in un locale i 25
soldati tedeschi di stanza al deposito, a bordo di un
caratteristiche autocarro giungono con perfetto tempismo i rinforzi
che Paolo aveva disposto dovessero attestarsi appena
fuori del paese per intervenire al momento giusto.
Prendono possesso del cortile interno della casermetta
e si impadroniscono di tre mitragliatrici pesanti, 50
Pertanto, riduce la consistenza del commando. Trenta tra pistole e fucili e numerose casse di munizioni.
uomini sono troppi, gliene servono solo 12. Ma, con- Le continue e numerose azioni di guerriglia, caratte-
temporaneamente, Cossu se la deve vedere con un’ag- rizzate da colpi di mano e sabotaggi che si succedono
guerrita formazione della X Mas. Paolo, allora, invia 9 a ritmo serrato in gran parte contro presidi fascisti
dei suoi uomini a dar manforte al suo Comandante. della GNR presenti nelle tre vallate del Trebbia, del
Restano in 4 per il piano che Araldi ha velocemente Tidone e del Luretta, consentono di conquistare Bob-
immaginato ed adattato alla rapida evoluzione delle bio il 7 luglio 1944, prima città del nord liberata dai
operazioni. Si traveste da Maggiore della Wehrmacht partigiani che viene proclamata Repubblica partigiana
e così fan i suoi compagni che indossano uniformi del- di Bobbio. Ed è qui che il Comandante Fausto, emu-
l’esercito germanico. A bordo di una fiammante Fiat lando il Vate d’Annunzio, dal balcone del Municipio
1500 arriva nella piazza centrale di Gossolengo. Lì sta si rivolge alla cittadinanza festante, liberata dall’op-
trovando ristoro nei bar e all’ombra una buona parte pressione nazifascista: nelle ore cruciali per la nostra
della guarnigione repubblicana del paese. Il quartetto Patria, Bobbio si è schierata senza indugio dalla parte
scende dall’auto attirando l’attenzione dei miliziani. A della libertà. È stato un gruppo di Carabinieri sfuggiti
quel punto, compaiono mitra e bombe a mano. Circa alla prigionia, a raggiungere le colline della Valtrebbia e
una trentina di repubblicani vengono disarmati. Il bot- promuovere un’azione di ribellione verso i tedeschi …e
tino sarà di due mitragliatrici pesanti e muniziona- la repubblica sociale di Salò. Adesso la Brigata del Co-
mento vario. mandante Fausto raggiunge il rilevante numero di circa
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO X 11