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PAGINE DI STORIA




                 Nel gennaio 1944,



                    la resistenza dei


                Carabinieri è giunta                                della Patria; l'ora che dimostrerà al mondo il nostro coraggio
                                                                    e la nostra fede. Le avversità vagliano i caratteri come il
                                                                    crogiuolo prova la tempra dei metalli. A voi che avete fatto,
                      ad un livello di                              che fate e che, ne sono certo, farete il vostro dovere, a voi

                                                                    che tornerete con gli alamari lucenti, non infangati dall'onta
              rilevante consistenza                                 del tradimento, l'Arma schiuderà le braccia e vi stringerà
                                                                    al suo seno. Non importa se la vostra divisa è logora oppure
                                                                    ne siete momentaneamente privi, purché la fronte sia alta
              e di diffusa presenza,                                e intatta vi arda nel cuore la passione dell'Arma e l'amore

                                                                    alla nostra Patria immortale. A coloro che hanno tentennato
                    ad uno stadio di                                nell'ora della prova, che hanno titubato nel momento del

                                                                    pericolo, o, peggio ancora, hanno trescato col nemico, l’Arma
                  grande solidità su                                rivolgerà sdegnosa un solo motto: “NON VI CONOSCO!”».
                                                                    Nel gennaio 1944, la resistenza dei Carabinieri è giunta
                                                                    ad un livello di rilevante consistenza e di diffusa pre-
                    buona parte del                                 senza, ad uno stadio di grande solidità su buona parte
                                                                    del territorio posto sotto il controllo della repubblica
              territorio posto sotto                                sociale e dei nazisti. Ne è testimonianza anche la vicenda
                                                                    del Maggiore Pasquale Infèlisi che val la pena di rievo-
                                                                    care  in  estrema  sintesi.  Comandante  del  Gruppo  di
                    il controllo della                              Macerata, assieme ai suoi più stretti collaboratori, rifiutò

                                                                    di aderire alla repubblica di Salò, così rischiando la de-
                 repubblica sociale                                 portazione. Datosi alla lotta partigiana, l’8 giugno 1944
                                                                    venne catturato e detenuto in un ospedale psichiatrico.
                                                                    Interrogato  e  torturato  perché  rivelasse  informazioni
                         e dei nazisti                              sui suoi contatti, non cedette. Quando stava per realiz-
                                                                    zarsi il piano di fuga ideato da due medici e organizzato
                                                                    dai suoi carabinieri, una delazione fece svelare il pro-
            recando loro il suo appassionato auspicio di liberazione  getto. Il 14 giugno venne fucilato e il suo cadavere fu
            dall’oppressore: «…nell’Italia meridionale l’Arma è in ef-  abbandonato nei campi.
            ficienza, salda al suo posto di dovere, come sempre […]  Si potrebbe continuare ben oltre nel narrare episodi e
            Chi vi ha detto che l’Arma non esiste ha mentito. Chi ha  vicende di cui i carabinieri si resero protagonisti nella
            insinuato che l’Arma non è più all’altezza delle sue tradi-  guerra di liberazione.
            zioni, non è nel vero. Chi ha affermato che nelle giornate  Ed è proprio seguendo questo itinerario che si iscrivono
            di settembre l’Arma non è stata capace di un solo gesto  nella storia dell’Arma di questo tragico periodo altre
            degno di menzione onorevole, ha bestemmiato […] Ricor-  due emblematiche figure: quelle di Fausto Cossu e di
            date le parole del Duca d'Aosta all'Arma "tanto più gloriosa  Alberto Araldi, espressione di luminoso protagonismo
            quanto più le è avara la gloria" […] Carabinieri! Ovunque  nella  lotta  partigiana,  in  particolare  quella  condotta
            voi siate, Iddio vi assista, la buona stella vi guidi! […]  sull’Appenino emiliano. A loro bisogna aggiungere il
            Questa è la grande ora, l'ora in cui si forgiano i destini  ricordo del carabiniere Federico Salvestri, nome di bat-



             8 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO X
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