Page 6 - Notiziario 2025-3
P. 6

PAGINE DI STORIA













            missione. Ma, a proposito di questa scelta, è d’obbligo
            discernere. Vi furono, infatti, coloro che così optarono
            perché convinti; altri perché costretti da necessità per-
            sonali o familiari (per non perdere quelle poche lire di
            salario necessarie alla sopravvivenza di figli e mogli op-
            pure per non veder minacciata la vita dei propri cari
            sottraendoli al rischio di morte o deportazione); la più
            parte, invece, si convinse di poter in tal modo salva-
            guardare la continuità della presenza dell’Arma nei suoi
            presìdi territoriali con l’avvertito scopo di aiutare e so-
            stenere la popolazione assoggettata alla turpe e abietta
            occupazione nazista che, di conseguenza, assieme ai fa-
            scisti, considerò i carabinieri come un fastidioso ostacolo
            e un irritante ingombro. Non a caso, costoro conserva-
            rono coraggiosamente l’uniforme dell’Arma con le in-
            segne monarchiche rifiutando il saluto romano e l’ado-
            zione di simboli ed emblemi repubblicani. Ne è prova,
            tra  i  molti,  l’atteggiamento  del  Maggiore  Edoardo
            Alessi, comandante del Gruppo di Sondrio, Medaglia
            d’argento al valor militare, che nel novembre 1943, con-
            vocato a Milano per prestare giuramento alla repubblica                 IL MAGG. EDOARDO ALESSI
            sociale,  oppose  il  suo  categorico  rifiuto  affermando:  1943. La sua opera si realizzò su due fronti: uno, tipico
            «Non posso impegnare il mio onore di soldato a servire se-  della guerriglia, efficace metodo nella lotta partigiana,
            condo lo spirito di leggi che non conosco perché non formu-  con clamorose azioni di sabotaggio; l’altro, invece, be-
            late, né posso impegnare la mia parola d’onore, solennemente  neficiando dell’impiego di carabinieri che dovevano re-
            legata al mio giuramento d’ufficiale, poiché tale parola  stare al loro posto, inquadrati nella GNR, ma protago-
            d’onore non potrà essermi restituita se non da legittima  nisti  di  un  rischioso  doppio  gioco:  apparentemente
            Assemblea Nazionale. Sono sinora rimasto al mio posto   fidelizzati nella nuova compagine repubblicana; in realtà
            per non lasciare la popolazione senza guida e desidero  silenziosi e preziosi informatori delle bande partigiane,
            espressamente dichiarare che mi sento in grado di continuare  specie quelle composte da appartenenti all’Arma. E in-
            ad eseguire ed a far eseguire il servizio necessario alla sicu-  numerevoli furono gli esempi di lotta e contrasto al-
            rezza ed alla tutela delle popolazioni».                l’azione dei nazisti, sin dalle prime ore che succedettero
            Molti altri, infine, scelsero consapevolmente l’adesione  l’annuncio alla radio dell’armistizio nella tarda serata
            alla GNR con il preciso intento di giocare, di fatto, il  dell’8 settembre 1943. Mentre i tedeschi si apprestano
            ruolo di “infiltrato” così da ostacolare, disturbare e in-  ad occupare Roma, a sud della Capitale, assieme ad una
            tralciare le attività e le operazioni condotte dalla polizia  Divisione di Granatieri, l’Arma si mobilita immediata-
            repubblicana, acquisendo nel contempo preziose infor-   mente. Dalla Legione Allievi un Battaglione formato
            mazioni da passare alle bande partigiane. Così fece, ad  da 600 giovanissimi allievi, da poco arruolati, muove in
            esempio,  il  Maggiore  Ettore  Giovannini,  capo  della  assetto di guerra dalla caserma di via Legnano (oggi
            “banda Gerolamo”, operante a Milano già dall’autunno    via Carlo Alberto dalla Chiesa – NdA) per raggiungere



             6 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO X
   1   2   3   4   5   6   7   8   9   10   11