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PAGINE DI STORIA
missione. Ma, a proposito di questa scelta, è d’obbligo
discernere. Vi furono, infatti, coloro che così optarono
perché convinti; altri perché costretti da necessità per-
sonali o familiari (per non perdere quelle poche lire di
salario necessarie alla sopravvivenza di figli e mogli op-
pure per non veder minacciata la vita dei propri cari
sottraendoli al rischio di morte o deportazione); la più
parte, invece, si convinse di poter in tal modo salva-
guardare la continuità della presenza dell’Arma nei suoi
presìdi territoriali con l’avvertito scopo di aiutare e so-
stenere la popolazione assoggettata alla turpe e abietta
occupazione nazista che, di conseguenza, assieme ai fa-
scisti, considerò i carabinieri come un fastidioso ostacolo
e un irritante ingombro. Non a caso, costoro conserva-
rono coraggiosamente l’uniforme dell’Arma con le in-
segne monarchiche rifiutando il saluto romano e l’ado-
zione di simboli ed emblemi repubblicani. Ne è prova,
tra i molti, l’atteggiamento del Maggiore Edoardo
Alessi, comandante del Gruppo di Sondrio, Medaglia
d’argento al valor militare, che nel novembre 1943, con-
vocato a Milano per prestare giuramento alla repubblica IL MAGG. EDOARDO ALESSI
sociale, oppose il suo categorico rifiuto affermando: 1943. La sua opera si realizzò su due fronti: uno, tipico
«Non posso impegnare il mio onore di soldato a servire se- della guerriglia, efficace metodo nella lotta partigiana,
condo lo spirito di leggi che non conosco perché non formu- con clamorose azioni di sabotaggio; l’altro, invece, be-
late, né posso impegnare la mia parola d’onore, solennemente neficiando dell’impiego di carabinieri che dovevano re-
legata al mio giuramento d’ufficiale, poiché tale parola stare al loro posto, inquadrati nella GNR, ma protago-
d’onore non potrà essermi restituita se non da legittima nisti di un rischioso doppio gioco: apparentemente
Assemblea Nazionale. Sono sinora rimasto al mio posto fidelizzati nella nuova compagine repubblicana; in realtà
per non lasciare la popolazione senza guida e desidero silenziosi e preziosi informatori delle bande partigiane,
espressamente dichiarare che mi sento in grado di continuare specie quelle composte da appartenenti all’Arma. E in-
ad eseguire ed a far eseguire il servizio necessario alla sicu- numerevoli furono gli esempi di lotta e contrasto al-
rezza ed alla tutela delle popolazioni». l’azione dei nazisti, sin dalle prime ore che succedettero
Molti altri, infine, scelsero consapevolmente l’adesione l’annuncio alla radio dell’armistizio nella tarda serata
alla GNR con il preciso intento di giocare, di fatto, il dell’8 settembre 1943. Mentre i tedeschi si apprestano
ruolo di “infiltrato” così da ostacolare, disturbare e in- ad occupare Roma, a sud della Capitale, assieme ad una
tralciare le attività e le operazioni condotte dalla polizia Divisione di Granatieri, l’Arma si mobilita immediata-
repubblicana, acquisendo nel contempo preziose infor- mente. Dalla Legione Allievi un Battaglione formato
mazioni da passare alle bande partigiane. Così fece, ad da 600 giovanissimi allievi, da poco arruolati, muove in
esempio, il Maggiore Ettore Giovannini, capo della assetto di guerra dalla caserma di via Legnano (oggi
“banda Gerolamo”, operante a Milano già dall’autunno via Carlo Alberto dalla Chiesa – NdA) per raggiungere
6 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO X