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PAGINE DI STORIA
Sardegna” respinge, dopo oltre 14 ore di combattimento,
il tentativo di una colonna moto-corazzata nazista di
impadronirsi dei depositi militari della Cecchignola.
Ma anche nei dintorni della Capitale la resistenza dei
carabinieri è ragguardevole. A Mentana, il Tenente Fau-
sto Garrone, Comandante della Tenenza, riesce a di-
fendere la città con un manipolo di Carabinieri aiutato
dalla popolazione. A Colleferro una colonna motoco-
razzata tedesca assalta la Tenenza comandata dal Sot-
totenente Elio Casini, ma viene respinta. E poi il Ca-
pitano Raffaele Aversa, protagonista il 25 luglio con il
Colonnello Frignani e con il Capitano Paolo Vigneri
dell’arresto di Mussolini, incita e incoraggia i suoi Ca-
rabinieri. Dirà loro: «siamo rimasti solo noi Carabinieri
a fronteggiare gli eccessi dei tedeschi a danno della popola-
zione. Anche se non abbiamo ricevuto specifici ordini, il
nostro dovere è quello di proteggerla». Verrà trucidato alle
Fosse ardeatine assieme al Tenente Colonnello Giovanni
Frignani con cui militava nel Fronte clandestino di re-
sistenza dei carabinieri capeggiato dal Generale Filippo
IL TEN. COL. ETTORE GIOVANNINI Caruso. E i martiri di Fertilia (l’odierna Teverola, in
e rinforzare il settore di Porta San Paolo. Alla testa di provincia di Caserta), i 14 carabinieri della Stazione
una delle tre Compagnie del Battaglione si trova il Ca- Porto di Napoli tutti fucilati dai tedeschi il 13 settembre
pitano Orlando De Tommaso che morirà nella battaglia dopo esser stati catturati a conclusione di un lungo
assieme a una trentina di allievi. Alla sua memoria verrà combattimento per la difesa della caserma e della cen-
concessa la Medaglia d’oro al valor militare. trale telefonica. E il 23 settembre il sacrificio del Vice
A difesa della Capitale restano molti carabinieri: il Bri- Brigadiere Salvo d’Acquisto a Torre di Palidoro che
gadiere Gino Caprini, della Stazione S. Pietro, che af- salva la vita a 22 ostaggi rastrellati dai nazisti. E ancora
fronta tre nazisti ferendone uno e catturando gli altri il 7 ottobre, a Roma, circa 2.000 carabinieri di ogni
due; i Carabinieri Giuseppe Crocco e Venerando Leo- grado vengono accerchiati dai tedeschi, radunati in più
nardi, della Stazione Garbatella, che cadono dopo un punti della città, caricati su vagoni merci alle stazioni
lungo combattimento; i Carabinieri Giuseppe Caringi, Ostiense e Trastevere, e deportati in Germania e Austria.
Vincenzo Barone e Tommaso Troilo che perdono la E a novembre, dal Comando dell’Arma dell’Italia Li-
vita nel tentativo di non cedere il posto fisso di via del berata, il Generale Pièche lancia da radio Bari un mes-
Gazometro; il Carabiniere Armerino Gizzi, della Sta- saggio potente, fermo e deciso, volto a sconfessare l’idea
zione Trastevere, viene ucciso pur di non farsi disarmare di una smobilitazione dell’Arma. Con questo proclama,
durante un impari confronto con i nazisti; i Carabinieri dunque, Pièche, che affida al Tenente Colonnello Marco
della Stazione S. Giovanni combattono per ore in via Bianco la lettura del suo messaggio, si rivolge a tutti i
Manin per impedire il transito di colonne naziste; la Carabinieri, specialmente a quelli presenti nell’Italia
61^ Sezione Carabinieri della Divisione “Granatieri di occupata dai nazifascisti, incitandoli alla resistenza e
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO X 7