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PAGINE DI STORIA
La Divisione del Tenente Cossu ormai
controlla un’estesa parte del territorio
piacentino: la Val Trebbia pressoché
totalmente, mentre la nevralgica statale 45 è
interdetta al transito del nemico per un tratto
di oltre 90 chilometri. Le insistenti e ripetute
azioni di sabotaggio dei carabinieri partigiani
provocano tuttavia la reazione dei tedeschi
Trebbia dopo aver lasciato sul terreno 77 caduti e ri- Lattì, così è noto, che in realtà è un agente repubblicano
portato oltre 100 feriti. Il 30 novembre i resti della Di- che fa il doppio gioco. Paolo non ha tempo di saggiarne
visione, Cossu in testa, organizzano l’ultimo e disperato l’affidabilità. Val la pena di rischiare, così come ama
tentativo di resistenza nello scontro decisivo al passo fare, così come ha sempre agito durante le sue operazioni
del Cerro all’esito del quale, però, l’unità si scioglie e si impavide e ardimentose di cui solo in ridotta parte ab-
disperde. biamo dato conto. E quindi, il 1° febbraio 1945 lascia il
Scampato ai rastrellamenti e all’enorme caccia all’uomo suo nascondiglio. Felice lo aspetta per condurlo sul
che tedeschi e fascisti avevano organizzato, Araldi trova luogo dell’agguato. Afferma di conoscere gli orari del
rifugio presso alcuni amici tra Piacenza e Pontenure. Il Prefetto, l’itinerario che ogni giorno percorre. Insieme
suo obiettivo non è quello di starsene nascosto, in attesa salgono a bordo di un’autovettura. Lattì dovrebbe fun-
che la calma giunga a ritemprare e rassicurare lo spirito gere da assicurazione per passare tranquillamente i posti
del partigiano. Paolo ha in mente l’ennesima azione, di blocco fascisti collocati lungo la via Emilia. Il primo
un’azione tanto audace quanto sfrontata. Vuole uccidere viene superato. Araldi non tradisce alcuna emozione,
Graziani, il Prefetto repubblicano di Piacenza, respon- nonostante sia armato di una pistola e di due bombe a
sabile di rappresaglie e fucilazioni di partigiani. Deve mano. Ma al secondo controllo viene perquisito e cat-
individuarlo, avvicinarlo, tirar fuori la pistola e far fuoco. turato. Con lui è arrestato anche Lattì che poco dopo,
Sembra tutto piuttosto facile, un’esecuzione impreve- tuttavia, viene liberato e sparisce dalla circolazione. La
dibile, rapida e spietata. E per far ciò è costretto a sua missione, del resto, è compiuta. Paolo viene rinchiuso
servirsi di un personaggio losco e ambiguo. Tal Felice nelle carceri di Piacenza. La sua sorte è segnata. Da
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO X 13