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PAGINE DI STORIA






                                                                     Araldi appartiene alla


                                                                       gloriosa schiera dei

            troppo tempo i nazifascisti bramano la sua cattura, vo-
            gliono mettere le mani su di lui, su colui che con le sue
            azioni spericolate e audaci, i suoi travestimenti, i suoi  32 militari dell’Arma
            espedienti e le sue trovate ha più volte gabbato fascisti
            della popolazione. E così, nel pomeriggio del 7 febbraio decorati di Medaglia
            e tedeschi, umiliandoli e ponendoli in ridicolo agli occhi

            1945 Araldi viene condotto davanti al plotone d’esecu-
            zione.  Chiede  di  fumare  un’ultima  sigaretta,  riceve  d’oro al valor militare
            l’estrema unzione di Don Giuseppe Bonomini, cappel-
            lano militare, e prima di essere messo al muro, ad uno         alla memoria in
            ad uno stringe la mano ai suoi carnefici. Giunto al co-
            spetto dell’Ufficiale che comanda il plotone d’esecuzione
            gli si rivolge dicendogli «smettila di fucilare, sei troppo  quanto combattenti
            giovane per fare questo mestiere».
            Il  Brigadiere  Alberto  Araldi  appartiene  alla  gloriosa  della Resistenza nella
            schiera dei 32 militari dell’Arma decorati di Medaglia
            d’oro al valor militare alla memoria in quanto combat-   guerra di Liberazione
            tenti della Resistenza nella guerra di Liberazione. Ri-
            cevette il più alto riconoscimento con Decreto del Pre-
            sidente  della  Repubblica  del  9  aprile  1949.  La
            motivazione  della  decorazione  compendia  in  modo
            esemplare quali furono le sue gesta eroiche: «Patriota di  vità  rivolgendosi  così  ai  suoi  uomini:  continuiamo la
            grande fede e di purissime doti, coraggioso, indomito e va-  lotta per la liberazione completa, combattendo con le virtù
            loroso comandante partigiano, guidava i propri uomini   proprie del soldato, prima fra tutte lo spirito di disciplina.
            alle più ardite imprese dando con le sue epiche gesta, alle  Perché il Tenente Fausto Cossu è uomo di legge, aduso
            popolazioni atterrite dalla prepotenza e dai soprusi degli  a rispettarla dando per primo l’esempio, è un intransi-
            oppressori, la fede nel movimento partigiano. Dopo aver  gente, un duro. Alcuni lo hanno definito finanche un
            compiuto per sua iniziativa, azioni di leggendario valore,  capo implacabile, dotato di grande carisma. Così lo de-
            organizzava un audace piano per colpire uno dei maggiori  scrisse il partigiano e compagno d’arme Enio Conca-
            responsabili delle ignominie e delle efferatezze. Catturato  rotti: con quel suo volto dal profilo magro e asciutto, con il
            per vile delazione mentre si accingeva a compiere la mis-  suo sguardo sicuro e penetrante, con quel suo parlare pe-
            sione, veniva condannato a morte ed affrontava con fie-  rentorio e scarno sui valori di Patria, libertà e democra-
            rezza e serenità il plotone di esecuzione che col piombo fra-  zia… era quotidianamente vicino a noi, tra noi, spesso in
            tricida troncava la sua balda esistenza. Cadeva al grido  partecipazione personale al nostro fianco, in rischiose mis-
            di «Viva l’Italia!», esempio ed assertore di ogni eroismo».  sioni e in diretti scontri con le armi in pugno. La sua pre-
            La morte di Paolo rappresenta un duro colpo per Cossu   senza ci rassicurava, ci comunicava un senso di certezza e
            e per tutto il movimento partigiano. Tuttavia, dopo un  di maggior coraggio, ci arricchiva di forza d’animo e di
            periodo di stallo, dovuto anche al precario stato di salute  volontà di dimostrarci all’altezza del compito affidatoci.
            di Fausto, colpito da una broncopolmonite, il Coman-    E così, riprese le operazioni, il 3 marzo 1945 Bobbio
            dante riprende con la sua abituale effervescenza le atti-  viene nuovamente liberata, mentre il territorio appen-



             14 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO X
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