Page 12 - Notiziario Storico 2024-1
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PAGINE DI STORIA
«In maggio il crollo in
con compiti diversi: il primo per tradurre in pratica le sue Africa settentrionale
direttive…fare da trait – d’union con i generali, riferirgli
discorsi e stati d’animo dell’ambiente fascista; il secondo segna l’inizio della
per testimoniare di certi suoi giudizi, di certe sue decisioni,
perché Puntoni tiene un diario ed è bene vi figurino a fu- fine […] questo è il
tura memoria le confidenze del sovrano».
In realtà il Generale Puntoni non venne per nulla tenuto
al corrente dal Re di alcuna iniziativa né propria né dei mese in cui il re si
colleghi generali, rimanendo all’oscuro di tutto fino ai
momenti immediatamente precedenti l’epilogo. Proprio risolve a muoversi
nel suo diario egli scrive: «alle 15 Sua Maestà mi telefona
personalmente e mi prega di recarmi subito alla villa. Ap- per salvare il
pena arrivato incontro Acquarone il quale mi mette al cor-
rente delle decisioni del Sovrano. Sua Maestà […] cammina
in su e in giù per il salone e appena lo raggiungo mi dice salvabile […] Il colpo
cha ha deciso di invitare categoricamente il Duce ad an-
darsene e che lo sostituirà con Badoglio […] per quanto ri- di stato comincia a
guarda Mussolini ho autorizzato che alla fine dell’udienza,
fuori di Villa Savoia, sia fermato e portato in una caserma
per evitare da un lato che possa mettersi in contatto con essere concretato da
elementi estremisti del partito e provocare disordini, e dal-
l’altro che antifascisti scalmanati attentino alla sua per- questo momento.»
sona». Puntoni prosegue spiegando i motivi per cui il
Sovrano - fin da subito - lo aveva escluso da ogni fase
della congiura: «fino all’ultimo, data la sua qualità di ge-
nerale in servizio attivo, ho voluto che lei rimanesse fuori da però questi progetti con troppo entusiasmo».
tutto. Mussolini è ministro della Guerra e lei dipende dal E per dar forza alle sue teorie, Bertoldi afferma che al-
ministro. Ogni sua partecipazione, diretta o indiretta a que- l’esito del voto del Gran Consiglio, alla mattina, il Re
st’affare, poteva considerarsi un vero e proprio complotto. «diede il via libera ad Ambrosio, il quale già da tempo gli
Questo non lo avrei mai permesso». Il ruolo sussidiario dei aveva sottoposto il piano Castellano. Allora a quel piano
vertici militari, evocato da Bertoldi, non trova poi con- concesse il suo placet e fu lui, alle sette del mattino del 25
ferma nemmeno nella parte in cui Puntoni annota che il luglio, a ordinare di metterlo in esecuzione per il giorno
5 luglio il Re ricevette Ambrosio. In effetti, il Sovrano successivo», cioè per lunedì 26 luglio. Tutto ciò contrasta
aveva sommariamente partecipato al suo Aiutante di clamorosamente con il racconto sia di Ambrosio sia di
campo il progetto di Ambrosio per arrivare alla sostitu- Castellano, di cui sopra si è fatta menzione, che, al con-
zione di Mussolini, ma non ne era per nulla convinto: trario, lamentarono la perniciosa inerzia del Re, posi-
«sembra che [Ambrosio] ne abbia parlato apertamente con zione da costui ancora mantenuta a poche ore dall’arrivo
il Re prospettandogli l’opportunità di una dittatura militare di Mussolini a Villa Savoia; tant’è che Ambrosio decise
con alla testa Caviglia o Badoglio. Sua Maestà non ha accolto di agire di sua iniziativa confidando sul sostegno di Ac-
12 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO IX