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PAGINE DI STORIA
Nel suo diario
il Generale Paolo 1943 io concretai definitivamente la decisione di porre
Puntoni ha precisato fine al regime fascista e di revocare il Capo del Governo,
Mussolini» (in Roma 1943, capitolo che Monelli elo-
quentemente intitola “L’opera del Re e la congiura dei
che il Re non amava Generali”). Anche in tal caso, Vittorio Emanuele non
parlò di arresto bensì di revoca dell’incarico. E pure
parlare di quanto Umberto II, in un’intervista comparsa sul settimanale
Epoca del 27 febbraio 1955 affermò che il padre non
aveva autorizzato alcun arresto.
accaduto in quel Merita poi una puntualizzazione l’insostenibile teoria
dello storico Denis Mack Smith circa l’esistenza di un
pomeriggio e che piano segreto della Polizia per destituire Mussolini
quanto, invece, del coinvolgimento del solo Senise, ex
un giorno gli Capo della Polizia (Denis Mack Smith, Mussolini, Riz-
zoli, 1990). In effetti, Acquarone stava giocando su due
tavoli: manteneva frenetici contatti con i vertici militari,
confidò che aggiornandoli delle mutevolezze repentine dello sce-
nario; contestualmente chiedeva a Senise di fermare
«il fermo avrebbe personalmente Mussolini (senza che egli avesse a di-
sposizione forze da impiegare) secondo una bozza di
piano che altro non era che la copia di quello dei vertici
dovuto operarlo militari. Correttamente l’ex Capo della Polizia declinò
l’offerta, suggerendo di affidare questo delicato compito
il generale Hazon» all’Arma dei Carabinieri. Per cui non vi fu alcun piano
segreto della Polizia; si trattò di un’iniziativa di Ac-
quarone che non ebbe nemmeno un embrione venendo
superata dalla parallela - e già in atto - azione dei mi-
litari. E poi diverse versioni indicano che Senise dovesse
lo scoppio di una guerra civile e di assicurare protezione essere convocato al Comando Generale dell’Arma,
alla persona dell’uomo cui egli aveva tolto il potere […] verso le 17,00, ad arresto avvenuto, per ricevere la no-
Mi disse che aveva deciso di esonerare il Presidente Mus- tizia ufficiale del suo reinsediamento al vertice del
solini [che] fosse fermato allo scopo di proteggerlo da even- Corpo, al posto di Chierici, capo protempore, filofa-
tuali e molto probabili reazioni della folla ed anche di iso- scista (Cfr. Monelli Paolo, Op. cit.,; Cerica Angelo, rela-
larlo per impedire che potessero influire su di lui, e zione al Presidente del consiglio Bonomi del 1944 in De
trascinarlo ad inconsulte reazioni, gli elementi più estre- Felice Renzo, Op. cit.). Senise, invece, in un’intervista
misti del fascismo». pubblicata il 2 febbraio 1955 su Il Tempo dichiarò che
Nella lettera stesa a Ravello nel giugno 1944 e indiriz- alle 17.00 del 25 luglio si recò non al Comando Gene-
zata ad Acquarone, giudicata più come un autoricono- rale, bensì nell’ufficio di Acquarone in via XX settembre
scimento tardivo avente il fine di accreditarsi come dove, poco dopo, giunse anche il Generale Cerica ad
l’artefice dell’operazione, il Re scrisse: «fin dal gennaio annunciare l’avvenuto fermo di Mussolini.
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO IX 17