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PAGINE DI STORIA
arresto sì o no? dentro o fuorI a VIlla saVoIa?
Restano ancora alcune questioni da vagliare, oggetto di assodato che l’operazione si svolgesse all’esterno della
diverse dispute poi lasciate alle valutazioni dei posteri. residenza reale, non era il caso di agire con queste mo-
Chi sollevò l’assoluta esigenza di arrestare (o fermare) dalità perché troppo rischioso. Cerica fu perentorio: «se
Mussolini all’interno di Villa Savoia? Sul punto, come vogliamo che l’operazione riesca sicuramente, l’arresto deve
si comportò il Re? farsi all’interno della villa; basta che [l’ordine] me lo dia
Si è già visto che il Generale Puntoni annotò nel suo lei [Acquarone – ndA] in nome del Re» (Monelli Paolo,
diario che il Re gli disse: «per quanto riguarda Mussolini Op. cit.). Di questa improvvisa complicazione, che mette
ho autorizzato che alla fine dell’udienza, fuori di Villa il Sovrano in ambasce, ne danno conto anche il Co-
Savoia, sia fermato e portato in una caserma». lonnello Tito Torella in un’intervista resa a “Il Tempo”
Per capire cosa accadde poi, dobbiamo affidarci ancora il 30 gennaio 1955: «il Generale Cerica si era appartato
al Generale Puntoni il quale, del resto, visse quei mo- con il Ministro della Real casa Acquarone. Poi questi era
menti a strettissimo contatto con il Sovrano. Per di più, andato dal Re, era tornato dal generale. Era stata chiesta e
in questa circostanza fu un testimone oculare e, pertanto, data la conferma degli ordini precedentemente impartiti»,
nella citata intervista del febbraio 1955 egli dichiarò: nonché il Capitano Vigneri nella sua relazione, nel
«Verso le 16,30, mentre il Sovrano passeggiava in mia passo in cui racconta che Frignani prese contatti con
compagnia sul piazzale antistante l’entrata principale di Acquarone (probabilmente prima dell’arrivo di Cerica)
villa Savoia, si avvicinò il duca Acquarone, il quale co- per rappresentargli la necessità di operare l’arresto al-
municò a Vittorio Emanuele che il comandante dei cara- l’interno della Villa: «Giunge finalmente il Tenente Co-
binieri gli aveva solo allora fatte presenti alcune gravi dif- lonnello Frignani, […] entra nella villa dall’ingresso se-
ficoltà che si opponevano ad un fermo di Mussolini fuori condario a levante, per prendere gli ultimi accordi con il
dalla villa e che perciò si chiedeva l’assenso acché il fermo ministro della Real Casa e con gli altri interessati al-
avvenisse nell’interno della villa stessa. Il sovrano dette l’azione.- Ritorna dagli ufficiali dopo una diecina di mi-
segni evidenti di irritazione e non mancò di reagire […] nuti, seccato e contrariato. “L’arresto non si farà più” – dice
la discussione tra il re e il duca Acquarone fu serrata, quasi ai due capitani. “Sua Maestà non vuole che avvenga nel-
drammatica […] All’ingresso della palazzina reale, poi, l’interno della villa. Ho insistito col duca Acquarone perché
il comandante dei carabinieri attendeva impaziente, e non convinca il Re della necessità di eseguirlo subito”. Poi, deciso
senza apprensione, l’ordine del Re per poter effettuare la e risoluto, aggiunge: “Noi, in ogni caso, lo arresteremo
delicata operazione di polizia dentro e non fuori la villa ugualmente”». L’inflessibilità di Frignani è l’ulteriore
[…] alla fine [il Re] acconsentì nervosamente alla dura sintomo dell’intransigenza che animava i militari nel
necessità. Il duca Acquarone tornò affrettatamente dinanzi procedere all’arresto. Tuttavia, l’Ufficiale ridimensionò
al portico della palazzina e comunicò la decisione al Gene- le sue pretese davanti alle osservazioni garbate ma de-
rale Cerica. Pochi istanti dopo, l’auto di Mussolini varcava cise dei suoi due Capitani i quali gli replicarono che,
i cancelli di villa Savoia». Analoga versione è ribadita senza l’assenso del Sovrano, l’arresto all’interno della
da Puntoni nel suo diario con la precisazione che fu il residenza reale non si sarebbe potuto effettuare: «Calmo,
Generale Cerica a rappresentare l’impossibilità di pro- ma anch’egli deciso, il capitano Vigneri gli risponde che
cedere al fermo all’esterno di Villa Savoia. L’Aiutante senza l’ordine del Re l’arresto non si farà. Aversa è dello
di campo del Re aggiunse che il Sovrano ebbe un moto stesso parere e i due ufficiali chiariscono al colonnello il
di stizza piegandosi infine alle insistenze di Acquarone, loro punto di vista, rappresentando le conseguenze di
costrettovi dall’imminenza dell’arrivo del duce. un’azione intempestiva e non legittimata dall’ordine
In effetti, alle 16,30, Cerica giunse a Villa Savoia e mise reale. Frignani sembra convincersi e torna a portarsi
al corrente Acquarone che c’era “un impiccio” perché, nell’interno della villa col proposito di premere sul duca
stanti le originarie diposizioni del Re, che davano per Acquarone per ottenerne la decisione».
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO IX 21