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PAGINE DI STORIA





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                                                                      Mussolini è appena
                            DOPO L’ARRESTO

            Cosa successe nei primi istanti successivi all’arresto
            di Mussolini? Cosa fecero e come si comportarono i      salito sull’ambulanza;
            protagonisti dell’operazione? Anche su questo punto
            esistono versioni discordanti, in alcuni tratti anche in           al Quirinale,
            modo sconcertante. Una versione ci offre la seguente
            scena: sono le 17,20 circa, Mussolini è appena salito      nell’ufficio del duca
            sull’ambulanza;  al  Quirinale,  nell’ufficio  del  duca
            d’Acquarone, sono presenti il Generale Castellano, il
            suo primo collaboratore Maggiore Marchesi e il Co-         d’Acquarone, sono
            mandante Generale dell’Arma Cerica. I Carabinieri
            risponde Cerica che riceve una comunicazione strin- presenti il Generale
            stanno operando; improvvisamente squilla il telefono;

            gatissima. Posando la cornetta si rivolge ai presenti e
            comunica: «è stato fatto» (Petacco - Zavoli, Dal Gran         Castellano, il suo
            Consiglio al Gran Sasso). Questa narrazione, evidente-
            Marchesi ha reso a Sergio Zavoli nel corso della tra- primo collaboratore
            mente, è frutto del racconto che il Maggiore Luigi

            smissione  televisiva  Diario  di  un  cronista:  «verso  le
            16.30 ero nel mio ufficio a Palazzo Vidoni quando im-      Maggiore Marchesi
            provvisamente entra il Generale Castellano. Mi chiede se
            ho una rivoltella. Gli rispondo di sì e mi dice di prenderla  e il Comandante
            e di seguirlo. Poco dopo eravamo al Quirinale nell’ufficio
            del duca d’ Acquarone; era presente anche il Generale Ce-  Generale dell’Arma
            rica. Siamo stati in ufficio circa ¾ d’ora. Improvvisa-
            mente suona il telefono. Ha risposto Cerica che ricevette
            una parola sola, tipo “fatto!” e ha chiuso il telefono. Si è     Angelo Cerica
            rivolto verso di noi e ci ha detto “è fatto! Andate”. Castel-
            lano si è alzato e mi ha detto “venga con me”». Secondo
            questa versione, subito dopo aver appreso il felice esito
            dell’operazione, Castellano e Marchesi si diressero in  Ministro dell’Interno era Mussolini, il Sottosegretario era
            tutta fretta presso il Ministero dell’Interno allo scopo  Albini facente funzioni di Ministro. Entrammo nell’uf-
            di impedire l’assunzione di ogni iniziativa da parte di  ficio e Castellano si avvicinò al tavolo dietro cui era se-
            alti esponenti del Partito che avrebbero potuto insor-  duto Albini. Gli intimò: “si alzi in piedi!” Misi la mano
            gere all’arresto del duce mobilitando le sezioni e le   in tasca per evidenziare che ero armato, “non faccia mo-
            squadre fasciste di tutta la penisola se non, addirittura,  vimenti”, così gli disse perché sapevamo che le scrivanie
            le truppe tedesche stanziate intorno a Roma. Giunti     dei gerarchi erano dotate di un allarme a pulsante che si
            al Viminale non vi trovarono nessuno, come se tutti     poteva attivare con il ginocchio. Albini era pallidissimo e
            si fossero già dati alla macchia; parla Marchesi: «vicino  ubbidì. Castellano gli disse: “Mussolini è stato arrestato;
            alla porta dell’ufficio del Ministro c’era solo un usciere. Il  lei deve decidere subito: se collabora io le darò le disposi-



            18 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO IX
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