Page 18 - Notiziario Storico 2024-1
P. 18
PAGINE DI STORIA
Sono le 17,20 circa,
Mussolini è appena
DOPO L’ARRESTO
Cosa successe nei primi istanti successivi all’arresto
di Mussolini? Cosa fecero e come si comportarono i salito sull’ambulanza;
protagonisti dell’operazione? Anche su questo punto
esistono versioni discordanti, in alcuni tratti anche in al Quirinale,
modo sconcertante. Una versione ci offre la seguente
scena: sono le 17,20 circa, Mussolini è appena salito nell’ufficio del duca
sull’ambulanza; al Quirinale, nell’ufficio del duca
d’Acquarone, sono presenti il Generale Castellano, il
suo primo collaboratore Maggiore Marchesi e il Co- d’Acquarone, sono
mandante Generale dell’Arma Cerica. I Carabinieri
risponde Cerica che riceve una comunicazione strin- presenti il Generale
stanno operando; improvvisamente squilla il telefono;
gatissima. Posando la cornetta si rivolge ai presenti e
comunica: «è stato fatto» (Petacco - Zavoli, Dal Gran Castellano, il suo
Consiglio al Gran Sasso). Questa narrazione, evidente-
Marchesi ha reso a Sergio Zavoli nel corso della tra- primo collaboratore
mente, è frutto del racconto che il Maggiore Luigi
smissione televisiva Diario di un cronista: «verso le
16.30 ero nel mio ufficio a Palazzo Vidoni quando im- Maggiore Marchesi
provvisamente entra il Generale Castellano. Mi chiede se
ho una rivoltella. Gli rispondo di sì e mi dice di prenderla e il Comandante
e di seguirlo. Poco dopo eravamo al Quirinale nell’ufficio
del duca d’ Acquarone; era presente anche il Generale Ce- Generale dell’Arma
rica. Siamo stati in ufficio circa ¾ d’ora. Improvvisa-
mente suona il telefono. Ha risposto Cerica che ricevette
una parola sola, tipo “fatto!” e ha chiuso il telefono. Si è Angelo Cerica
rivolto verso di noi e ci ha detto “è fatto! Andate”. Castel-
lano si è alzato e mi ha detto “venga con me”». Secondo
questa versione, subito dopo aver appreso il felice esito
dell’operazione, Castellano e Marchesi si diressero in Ministro dell’Interno era Mussolini, il Sottosegretario era
tutta fretta presso il Ministero dell’Interno allo scopo Albini facente funzioni di Ministro. Entrammo nell’uf-
di impedire l’assunzione di ogni iniziativa da parte di ficio e Castellano si avvicinò al tavolo dietro cui era se-
alti esponenti del Partito che avrebbero potuto insor- duto Albini. Gli intimò: “si alzi in piedi!” Misi la mano
gere all’arresto del duce mobilitando le sezioni e le in tasca per evidenziare che ero armato, “non faccia mo-
squadre fasciste di tutta la penisola se non, addirittura, vimenti”, così gli disse perché sapevamo che le scrivanie
le truppe tedesche stanziate intorno a Roma. Giunti dei gerarchi erano dotate di un allarme a pulsante che si
al Viminale non vi trovarono nessuno, come se tutti poteva attivare con il ginocchio. Albini era pallidissimo e
si fossero già dati alla macchia; parla Marchesi: «vicino ubbidì. Castellano gli disse: “Mussolini è stato arrestato;
alla porta dell’ufficio del Ministro c’era solo un usciere. Il lei deve decidere subito: se collabora io le darò le disposi-
18 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO IX