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PAGINE DI STORIA
Così Chirico descrive il suo arrivo alla Legione:
«Alle 18.27 giunge l’autoambulanza...
Si aprono gli sportelli e ne scendono, in ordine:
due metropolitani armati di fucile mitragliatore,
due sottufficiali dell’Arma, il Capitano Aversa e
il Capitano Vigneri. Infine scende Mussolini...»
Il PIano
ndA] e sistemare l’ex capo del Governo nel salottino del- Un aspetto caratterizzato da narrazioni non del tutto
l’ufficio del Comandante della Legione. Sembra questa la concordanti riguarda il piano per arrestare Mussolini.
sistemazione più razionale, tenuto presente che, per ragioni Da chi e quando fu ideato? Furono i vertici militari, e
di opportunità, sono da scartarsi tutti gli ambienti che solamente loro, a concepire e organizzare la trama che
danno sulla strada (sulla via Legnano – ndA) e fra quelli portò alla fine della dittatura? E quale ruolo ebbe il Re?
che danno sull’interno non ve n’è alcuno che si presti meglio I primi progetti di destituzione del duce risalgono alla
allo scopo». Silvio Bertoldi, in Mussolini tale e quale, ri- fine del 1942 quando le sorti della guerra parevano or-
porta la coincidente circostanza riferitagli dal segretario mai segnate. I piani non escludevano nemmeno l’ucci-
del duce: «arrivarono in una caserma dei carabinieri, De sione di Mussolini laddove ciò fosse stato necessario
Cesare non sa quale; Mussolini entrò nella stanza del Co- (non a caso nella sua relazione Vigneri dichiara di aver
mandante e De Cesare in quella del relatore». Anche la ricevuto l’ordine di catturarlo “vivo o morto”) e di questa
relazione di Vigneri collima con i ricordi di Chirico: estrema ipotesi il Re aveva grave timore, talché anche
«L’autombulanza varca il portone e si ferma nell’androne, per questo motivo, in un primo momento, si oppose
innanzi alle vetrate chiuse [In Mussolini in prigionia, con decisione acché l’operazione si svolgesse all’interno
gli autori affermano erroneamente che l’ambulanza andò della Villa. Ma è con la nomina del Generale Ambrosio
a fermarsi in piazza d’armi, lateralmente ad un’ala del a Capo di Stato Maggiore generale, il 1° febbraio 1943,
porticato – ndA]. Quand’anche il portone viene chiuso, i che iniziò a farsi strada concretamente il progetto di
passeggeri ne discendono. Riceve Mussolini il Tenente Co- intervenire definitivamente sul duce. Probabilmente, in
lonello Chirico Ettore, comandante della caserma. Mussolini questa prospettiva, Ambrosio volle fortemente Cerica
vien fatto salire al primo piano ed avviato alla camera al vertice dell’Arma poiché ne conosceva le qualità di
approntatagli. Alle pareti del largo corridoio che si percorre, «soldato integro e ardito, di cui era noto un antico atteg-
sono affissi i ritratti dei vari comandanti generali del- giamento d’opposizione e certe radicali proposte per uscir
l’Arma. Mussolini si ferma, con studiata lentezza, innanzi dalla guerra». Scrive Ruggero Zangrandi che, appena
alla foto dell’Eccellenza Gambelli mettendosi le mani ai nominato, a mezzogiorno del 22 luglio, Cerica venne
fianchi nella posa che gli è caratteristica. Poi, senza dir informato da Ambrosio che il suo primo compito sa-
parola, riprende il cammino ed entra nella stanza, dove rebbe stato quello di arrestare Mussolini. Era stato con-
rimarrà fino alla sua partenza per Ponza». venuto, infatti, che in ragione della loro salda fedeltà
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO IX 7