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A PROPOSITO DI...
Nel gennaio 1917
i carabinieri dislocati
sulla linea del fronte divenne alta 35 e larga 65 mm.
vennero dotati anche Anche in periodo di guerra, con l’utilizzo dell’uniforme
grigio-verde, nel 1915, il fregio subì degli adattamenti
alla nuova tipologia di vestiario prescritta. Ad essere
dell’elmetto tipo precisi, il dispaccio del Ministero della Guerra, Direzione
generale Servizi Logistici ed Amministrativi del 27
“Adrian modello 16”, di giugno 1915, a conflitto mondiale già iniziato, dispose
l’utilizzo della nuova uniforme solo per i sottufficiali e
i militari di truppa, si dovrà aspettare il 2 luglio
derivazione francese, successivo perché l’uso venisse esteso anche agli ufficiali.
Riguardo alle nuove prescrizioni, le disposizioni del 10
si decise di apporre, settembre 1915 stabilirono che il fregio fosse ricamato
in filo nero ed apposto sulla lucerna coperta con foderina
grigio-verde.
sulla parte anteriore Quando nel gennaio 1917 i carabinieri dislocati sulla
linea del fronte vennero dotati anche dell’elmetto tipo
un cappietto e “Adrian modello 16”, di derivazione francese, si decise
di apporre, sulla parte anteriore del copricapo, un
fiamma metallici cappietto e fiamma metallici che, successivamente,
furono sovrapposti ad una coccarda tricolore.
Solo nel 1923, con la Circolare 331, pubblicata sul
Giornale Militare Ufficiale del 7 giugno, venne prescritto
Le successive Modificazioni alla istruzione sulla divisa l’utilizzo di un «berretto infustito, della foggia di quello
dai carabinieri reali del 31 ottobre 1900, prevedevano in uso anteguerra, con montanti in panno rosso, e fregio
inoltre che «il fregio di granata ricamato su panno nero metallico di granata. Tale è in ricamo d’argento per i ma-
incollato sopra tela cotone basino, ha la granata lavorata rescialli d’alloggio e capi; in tessuto di seta nera e d’oro per
ad intreccio ed alquanto convessa, e la fiamma dritta con i marescialli maggiori». Quella stessa disposizione previde,
sette punte. Il panno sporge sul contorno del fregio di mm. inoltre, l’utilizzo di distintivi per i militari del ruolo
12 circa». Per l’abito di piccola uniforme erano utilizzati specializzato dei carabinieri reali, per i quali era indicata
«quattro fregi di granata identici a quelli degli abiti di una «granata in argento ricamato con monogramma» da
grande uniforme da cucirsi all’estremità delle falde». utilizzare sulla manica e «distintivi in argento ricamato
Ma tra le maggiori modifiche che riguardarono la e seta nera per marescialli; in argento per brigadieri e vi-
fiamma, le più significative interessarono il numero cebrigadieri; in panno rosso per appuntati; il tutto su
delle lingue di fuoco: dalle 6 del 1880, si passò a 7 nel panno nero. […] (Un) distintivo da carabiniere in metallo,
corso della Grande Guerra, per arrivare, come vedremo, con spilla posteriore a cerniera» da utilizzare esternamente
a 14 nel 1933, a 13 nel 1977. sull’abito civile. Questi distintivi si contraddistinguevano
Nel 1900 furono apportate anche alcune variazioni per la forma stilizzata: una granata sormontata da una
riguardo alle dimensioni del fregio: le granate del fiamma a 6 punte, da applicare sulla manica; nella
berretto passarono da 25 a 30 mm, mentre la fiamma, versione a spilla da utilizzare sull’abito civile, la granata
che misurava 20 mm di altezza e 45 di larghezza, era sormontata da una fiamma dritta a 9 lingue di
50 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO VIII