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A PROPOSITO DI...




                                                                            Le iniziali del re,



                                                                    divenute componenti


            ornava la giberna da fanteria nera di cui erano dotati i
            carabinieri a piedi. Si trattava di una fiamma rigida e     essenziali di quello
            dritta che, nella variante in metallo argentato, adornava
            una giberna piccola da cavalleria assegnata ai marescialli. che stava acquisendo
            anche la bandoliera di panno bianco a cui era agganciata


            In realtà, ufficialmente, il termine “grenate” venne uti-
            lizzato per la prima volta nelle Determinazioni di S.M.  le caratteristiche di un
            relative all’organizzazione e regolamento militare per il
            Corpo de’ Carabinieri Reali del 9 novembre 1816, benché          vero e proprio
            l’utilizzo, probabilmente, era più risalente: «presumibilmente
            nel 1815 i bottoni ai risvolti delle falde furono sostituiti
            con le granate d’argento, divenute simbolo del Corpo come  simbolo, avevano il
            gli alamari». Anche nel Manuale di istruzione della Ca-
            valleria (edizione 1815), nel definire le caratteristiche       chiaro scopo di
            della bardatura per carabinieri, brigadieri e marescialli,
            era previsto che il gallone e le granate che guarnivano     esprimere il potere
            le gualdrappe fossero in lana bianca, sia per la piccola
            che per la grande bardatura.
            A poco a poco il fregio venne ad arricchirsi di ulteriori    militare della casa
            elementi, in particolare delle cifre del sovrano che, a
            partire dal 1833 vennero inserite sulla superficie della             regnante e,
            granata, secondo le prescrizioni delle Regie Determinazioni
            e regolamento sopra il corredo, la montura e le divise delle
            Armate di Guerra e di Mare e delle Amministrazioni e de’       implicitamente,
            diversi Servizi Militari del 25 giugno. Le iniziali del re,
            divenute componenti essenziali di quello che stava ac-           manifestare la
            quisendo le caratteristiche di un vero e proprio simbolo,
            avevano il chiaro scopo di esprimere il potere militare
            della  casa  regnante  e,  implicitamente,  manifestare  la  vicinanza della forza
            vicinanza della forza pubblica al sovrano.
            A  proposito,  infatti,  è  bene  ricordare  che,  oltre  alla  pubblica al sovrano
            granata, per un breve periodo risalente alla prima guerra
            per l’indipendenza italiana, era in uso non solo ai cara-
            binieri, ma anche ad altri Copri dell’Armata Sarda, un  Storico dell’Arma. Ma per i carabinieri il fregio costituito
            fregio contenente le cifre del re. Uno di questi esemplari  da  granata  e  fiamma  non  cessò  di  essere  utilizzato.
            fu addirittura recuperato, a seguito dei lavori di scavo,  Oltre al regolare uso sulle altre tenute, il Regio Decreto
            nella piana di Pastrengo, teatro dell’epica carica a cui  del 18 gennaio 1843 aveva sancito che «il berretto da
            presero parte gli Squadroni dei Carabinieri agli ordini  fatica onde dovranno valersi tanto i bass’uffiziali, quanto
            del Maggiore Negri di Sanfront, il 30 aprile 1848. At-  i soldati ed allievi dei carabinieri, dovrà pure da quindi
            tualmente  il  prezioso  reperto  è  conservato  al  Museo  in poi [...]aver in fronte una granata in metallo bianco;



            46 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 1 ANNO VIII
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