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Cerica, pertanto, adducendo a pretesto una sua possibile Vigneri, invece, sceglieva personalmente tre sottufficiali
ispezione presso i reparti dell’Arma della Capitale, dava prestanti e intrepidi, utili a dar man forte in caso di ne-
ordine ai comandanti e al personale tutto di rimanere cessità. Sono i Vicebrigadieri Domenico Bertuzzi, Ro-
confinati in caserma per le ore 16,00. Decideva poi di meo Gianfriglia e Sante Zenon praticanti la lotta greco
affidare l’esecuzione dell’arresto a due collaboratori da - romana. I 50 militari salivano su un autocarro chiuso
lui conosciuti come irreprensibili, affidabili e valorosi. con un tendone, mentre i due Capitani, i tre Vicebriga-
Presso il comando del Gruppo Interno di Roma, sito in dieri e tre agenti di P. S. prendevano posto nell’autoam-
viale Liegi, convocava poco prima delle 14,00, il Tenente bulanza. Il piccolo convoglio si dirigeva verso Villa Sa-
Colonnello Giovanni Frignani, comandante del Gruppo, voia preceduto dalla vettura del Morazzini che aveva il
ed i suoi diretti collaboratori Capitano Paolo Vigneri e compito di assicurare che non vi fossero impedimenti
Capitano Raffaele Aversa, rispettivamente comandanti all’ingresso dei mezzi nella residenza reale. Raggiunta
delle Compagnie Interna e Tribunali della Capitale. Alla la villa, Morazzini bussava ai vetri dell’ambulanza per
riunione veniva invitato anche il Commissario di P.S. avvertire i due ufficiali che si era giunti a destinazione.
Giuseppe Marzano, Ufficiale dell’Arma in congedo, capo Il plotone di carabinieri, nel frattempo informato della
dell’autocentro del Ministero dell’Interno. A costui ve- reale finalità della missione, si collocava sul lato set-
niva richiesto di mettere a disposizione del Tenente Co- tentrionale dell’edificio, pronto ad intervenire, se ne-
lonnello Frignani un’autoambulanza. Sempre Marzano cessario, ad un cenno del Capitano Aversa. Quest’ul-
veniva incaricato di condurre al Comando Generale, per timo, assieme al collega Vigneri, ai tre vicebrigadieri e
le 17,00, presso l’ufficio del Comandante Cerica, Car- ai tre agenti di P.S. armati di mitra, si sistemava sul
mine Senise che, ad arresto avvenuto, avrebbe dovuto lato orientale. Poco dopo raggiungeva la villa anche il
riassumere l’incarico di Capo della polizia (era stato de- Tenente Colonnello Frignani in abiti civili. Alle 15,30
posto dalla carica a metà aprile del 1943). Tra le diverse il dispositivo era in assetto operativo ed occupava le
e affrettate convocazioni di quei momenti trovava luogo posizioni stabilite. Frattanto anche Cerica sopraggiun-
anche quella dell’Ispettore di polizia della Real Casa geva alla villa al fine di verificare la compiuta esecuzione
(poi divenuto Questore di Roma - N.d.A.) Giuseppe delle disposizioni impartite. Ciò fatto, pochi minuti
Morazzini che Cerica invitava presso la sede del Gruppo prima delle 16,30 ripartiva alla volta del Comando
Carabinieri di viale Liegi in quanto «…mi era noto quale Generale sfilando lungo la via Salaria dinanzi alla nu-
persona riservata, prudente e ligia alla Corona; resolo edotto trita e inconsapevole scorta armata di Mussolini che lì
del delicato mandato affidatomi gli chiesi ed ottenni promessa stava sostando in attesa del suo arrivo.
di collaborazione, intesa specialmente a consentire l’accesso Un quarto d’ora dopo, il Duce si apprestava a lasciare
nel recinto di Villa Savoia agli ufficiali preposti all’esecuzione Villa Torlonia. Si era fatto preparare l’abito blu con cui
materiale dell’arresto». abitualmente si recava a corte. Alle 17,00, l’Alfa Romeo
Terminata la riunione, i Capitani Aversa e Vigneri si con a bordo il capo del fascismo e il suo segretario De
portavano presso la caserma Pastrengo, al quartiere Pa- Cesare varcava i cancelli di Villa Savoia. La scorta restava
rioli, sede del Gruppo Squadroni Territoriale Carabinieri all’esterno della residenza. Il re accolse il Duce vestendo
Reali. Al comandante, Maggiore Alfredo Grimaldi, ve- l’uniforme di Primo Maresciallo dell’Impero. Affidiamo
niva riferito che sussisteva l’impellente necessità di ri- l’incontro con il Sovrano alle parole dello stesso Mus-
cercare e catturare dei paracadutisti Alleati lanciatisi nei solini nel racconto autobiografico che egli rese in “Storia
pressi di Roma. Servivano, dunque, almeno 50 carabinieri di un anno”: «Alle diciassette in punto, l’auto entrò dai can-
da porre agli ordini del Capitano Aversa. Il Capitano celli spalancati della Salaria. C’erano in giro e nell’interno
NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO VII 23