Page 25 - Notiziario Storico 2022-4
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PAGINE DI STORIA

































                IL COLLOQUIO TRA VITTORIO EMANUELE III E BENITO MUSSOLINI A VILLA SAVOIA, IL 25 LUGLIO 1943, IN UNA RICOSTRUZIONE DI WALTER MOLINO.
                            IL PERSONAGGIO IN SECONDO PIANO È IL GENERALE PAOLO PUNTONI, AIUTANTE DI CAMPO GENERALE DEL RE


            I Capi di Stato Maggiore della Marina e dell’Aero-      un’ora e quindi, sempre nell’autoambulanza, fu portato nella
            nautica, tenuti all’oscuro di quanto accaduto, vengono  caserma allievi carabinieri. Erano le diciannove. Il viceco-
            informati solo a raggiunta certezza dell’avvenuto arresto  mandante della Scuola parve emozionato quando lo vide
            di Mussolini. Il neo Capo della polizia, Carmine Senise,  arrivare ed ebbe parole generiche di simpatia. In seguito fu
            è avvisato dal Comandante Generale Cerica che co-       accompagnato nella stanza adibita ad ufficio del comandante
            munica altresì la notizia ai generali, colonnelli e ufficiali  la Scuola, colonnello Tabellini, mentre nella stanzetta vicina
            comandanti delle principali caserme dell’Arma della     si mise di guardia un ufficiale. Fu detto che si trattava sem-
            Capitale  impartendo  l’ordine  di  attuare  immediata-  pre di proteggerlo e che era stato affidato precisamente al-
            mente un piano operativo per la protezione e difesa     l’arma questo delicatissimo mandato. Mussolini non toccò
            della  città  «tendente a prevenire qualsiasi tentativo da  cibo. Chiesto di uscire, egli fu accompagnato da un ufficiale
            parte dei fascisti e dei numerosissimi tedeschi che incontrol-  lungo il corridoio. Mussolini notò allora che ben tre carabi-
            labili e incontrollati popolavano Roma e che fosse inteso a  nieri montavano di sentinella alla porta dell’ufficio situato
            reagire contro l’accaduto».                             al secondo piano. Fu allora che, meditando nella stanza, si
            In “Storia di un anno”, con un resoconto in terza persona,  affacciò per la prima volta alla mente di Mussolini il dubbio:
            Mussolini fornisce un’interessante descrizione dei mo-  protezione o cattura? […] ma Mussolini si chiedeva: quale
            menti immediatamente successivi al suo arresto, indi    minaccia alla mia vita può sussistere in una caserma, dove
            dell’arrivo alla caserma Podgora e del successivo trasfe-  stanno ben duemila allievi carabinieri?».
            rimento alla Legione Allievi Carabinieri di via Legnano:  Alla Legione Allievi il Duce viene alloggiato in un uffi-
            «chiuso lo sportello, l’autoambulanza partì a grande velocità.  cio  improvvisato  a  camera.  È  quello  del  Colonnello
            Mussolini pensava sempre che tutto accadesse per proteggere,  Dino Tabellini, fino a pochi giorni prima Comandante
            come aveva detto il re, la sua «incolumità personale». Dopo  della Legione Allievi e adesso Capo di Stato Maggiore
            una mezz’ora di corsa, l’autoambulanza si fermò a una ca-  dell’Arma  in  sostituzione  del  Colonnello  Barengo,
            serma di carabinieri. La palazzina aveva le finestre chiuse,  morto  il  19  luglio  assieme  al  Comandante  Generale
            ma Mussolini poté vedere che era circondata da sentinelle  Hazon sotto il bombardamento alleato. Mussolini riceve
            con baionetta inastata, mentre un ufficiale sedette in per-  la visita del Maggiore medico Santilli al quale riferisce
            manenza nella stanza attigua. Qui Mussolini restò circa  di essere malato di ulcera duodenale da oltre 20 anni.



                                                                     NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO VII  25
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