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PAGINE DI STORIA




               I Carabinieri furono


                attori onnipresenti



               di uno dei passaggi                                  l’arresto  al  termine  dell’udienza  reale,  allorquando
                                                                    Mussolini sarebbe uscito da Villa Savoia. Tramite il
                           storici più                              duca d’Acquarone, Cerica aveva chiesto, per ragioni
                                                                    di sicurezza, di procedere all’arresto all’interno della
                                                                    villa reale e non all’esterno come in un primo momento
             drammatici e decisivi                                  il re aveva disposto.
                                                                    Mentre, dunque, ci si almanaccava su questi particolari,

            per il futuro dell’Italia,                              Mussolini rientrava per il pranzo a Villa Torlonia con-
                                                                    sumando il suo frugale pasto. Frattanto, il Comandante
                                                                    Generale si disponeva con rapidità a stendere i dettagli
                   testimoni diretti                                dell’operazione i cui punti salienti troveranno illustra-

                                                                    zione in un rapporto che egli stilò nel 1944 per l’allora
                                                                    presidente del Consiglio Ivanoe Bonomi. In esso ven-
               della rinascita dello                                gono  descritti  i  provvedimenti  adottati  subito  dopo

                                                                    essere stato investito della responsabilità dell’arresto
                Stato democratico                                   del Duce: «Poiché la polizia, potentemente armata, era

                                                                    agli ordini del noto squadrista Chierici, la più velata
                      dalle infauste                                indiscrezione non poneva solo a rischio la riuscita del-
                                                                    l’operazione, ma poteva essere causa di gravissime con-

               ceneri del fascismo                                  seguenze; mi si impose quindi l’immediato esame dei se-
                                                                    guenti elementi:
                                                                     a)  necessità di attribuirmi la personale e diretta
                                                                     responsabilità  dell’operazione  rinunciando  alla
                                                                     collaborazione  gerarchica  dei  comandanti  del-
            onnipresenti di uno dei passaggi storici più drammatici  l’Arma (colonnelli e generali) in servizio a Roma,
            e decisivi per il futuro dell’Italia, testimoni diretti della  capo di S.M. ed ufficiale d’ordinanza compresi;
            rinascita dello Stato democratico dalle infauste ceneri  b)  necessità di disporre per le ore 16,30 di tutta
            del fascismo.                                            la forza dell’Arma presente in città (circa 8.000
            Il Generale Cerica aveva assunto la carica di Coman-     uomini)  per  immediatamente  impiegarla  nella
            dante Generale dell’Arma appena due giorni prima,        presa di possesso, presidio e tutela di tutti i centri
            succedendo al Generale Hazon morto assieme al suo        sensibili e punti strategici della capitale;
            Capo  di  Stato  Maggiore,  il  Col.  Ulderico  Barengo,  c)  urgente sostituzione del capo fascista della po-
            nel corso del massiccio bombardamento su Roma del        lizia con personalità sicura, fedele e tecnicamente
            19 luglio. Appresa la notizia che Mussolini aveva chie-  capace di quella carica;
            sto udienza al re, e che sarebbe stato ricevuto a Villa  d)  progetto di uno stratagemma per il materiale
            Savoia alle 17,00, si imponeva urgentemente un’im-       trasferimento di Mussolini in stato d’arresto da
            mediata  rivisitazione  del  piano  già  sommariamente   Villa Savoia fuori dalla vista del pubblico;
            ideato per arrestare il Duce. Poco dopo mezzogiorno      e)  predisposizione di un locale adatto ed idoneo
            il Generale Cerica veniva informato dell’importante      alla  detenzione  di  Mussolini  sino  al  giorno  del
            novità e della necessità di anticipare l’esecuzione del-  suo trasloco nella definitiva località di custodia».



            22 NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 4 ANNO VII
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