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PAGINE DI STORIA
GENERALE ANGELO CERICA, COMANDANTE GENERALE DELL’ARMA
DEI CARABINIERI DAL 22 LUGLIO ALL’11 SETTEMBRE 1943.
VENNE DESTINATO A TALE INCARICO PUR NON RIVESTENDO
ANCORA IL GRADO DI GENERALE DI CORPO D’ARMATA, CHE GLI
VIENE CONFERITO IL 5 AGOSTO DI QUELL’ANNO
diatamente requisita. Il 20 agosto Pòlito e Pelaghi de-
cidono di raggiungere la villa per procedere a un ultimo
sopralluogo. Sull’auto sono soli poiché il nuovo nascon-
diglio del Duce esige la massima segretezza. Lungo la
strada del ritorno, in una curva della via Tiberina, l’auto
sbanda e esce di strada finendo in una scarpata. Il Co-
lonnello Pelaghi muore sul colpo. Pòlito è gravemente
ferito, in fin di vita. L’incidente causa un’imprevista bat-
tuta d’arresto delle operazioni. Peraltro, nessuno era al
corrente della località prescelta da Pòlito e Pelaghi. Sic-
ché Badoglio decide che Mussolini venga trasportato
sul Gran Sasso. In sostituzione di Pòlito viene prescelto
l’Ispettore di P.S. Giuseppe Gueli, ex Questore di Trie-
ste, noto per la sua convinta adesione al fascismo. Su di
lui, tuttavia, il Capo della Polizia ripone assoluta fiducia.
L’incidente a Pòlito e il tempo necessario a rimodulare
il piano di evacuazione dalla Maddalena, determinano
il ritardo del trasferimento del Duce di una settimana.
Il 25 agosto Gueli si reca a sua volta alla Maddalena
per svolgervi un sopralluogo. Lì incontra per la prima
volta il Tenente Faiola con cui fin da subito non entra
in sintonia. I due avrebbero comunque dovuto gestire
assieme le delicate fasi del trasferimento del Duce a
Campo Imperatore. Dopo due giorni tutto è pronto
per l’ennesimo spostamento di Mussolini che così an-
nota sul suo personale diario: «Oggi 27 agosto 1943, il curezza Giuseppe Gueli, un tenente colonnello dei carabinieri
tenente Faiola…mi ha avvertito di prepararmi a un nuovo ed alcuni agenti. Gueli […] mi ha invitato quindi a salire
trasferimento che inizierà domattina alle quattro. Ha ag- su un’autoambulanza militare, al cui volante era un gra-
giunto che partiremo con l’idrovolante…ma non ha precisato duato dei carabinieri. Vi ho preso posto, assieme al tenente
la destinazione». Alle 4,00 del 28 agosto, a bordo di un colonnello, a Faiola, Antichi e al carabiniere, mentre Gueli
idrovolante con le insegne della Croce Rossa, Mussolini e gli agenti sono saliti su una 1100 berlina, pure militare.
lascia La Maddalena. Sul velivolo sono con lui il Tenente Ero fiducioso che saremmo finalmente andati alla Rocca
Faiola e il Maresciallo Antichi. Il Duce chiede all’uffi- delle Caminate, e in tal senso mi sono espresso con il tenente
ciale quale sia la nuova destinazione ma Faiola gli ri- colonnello. Ma l’ufficiale ha scosso la testa in segno di diniego.
sponde che non può rivelargli alcunché. Dopo un’ora e Gli ho chiesto allora quale fosse la diversa meta. Mi ha ri-
mezza di volo, l’idrovolante ammara all’idroscalo di Vi- sposto che non era autorizzato a rivelarmela». Percorrendo
gna di Valle, sul lago di Bracciano. Nei “Pensieri del la Cassia e la Salaria, l’ambulanza, scortata da tre auto-
Gran Sasso d’Italia” Mussolini così descrive il suo arrivo: vetture, giunge ad Assergi verso le 13,30, ai piedi della
«Messo piede a terra sempre scortato dai miei custodi, ho funivia che conduce a Campo Imperatore. Ad un cen-
trovato ad attendermi l’ispettore superiore di Pubblica Si- tinaio di metri dalla stazione a valle c’è la villetta della
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