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CARABINIERI DA RICORDARE

Morì così a 29 anni  L’INTITOLAZIONE AL BRIGADIERE DELLA STAZIONE CARABINIERI
lasciando la moglie
                     DI SAN PIETRO VERNOTICO (BR), IL 24 MARZO 2001.
  al quarto mese
   di gravidanza     IN BASSO LA PRESENTAZIONE DELL’OPERA “UTRASQUE FIDES”,
   e due bambini
   di 3 e di 2 anni  A FINO MORNASCO DURANTE LA CERIMONIA DI COMMEMORA-

                     ZIONE DEL SOTTUFFICIALE, IL 27 SETTEMBRE 2015.

                     NELLA PAGINA ACCANTO LA LOCANDINA DELL’EVENTO

                     senza sosta per diversi mesi, si orientarono partico-
                     larmente all’estero.
                     Nonostante lo zelo degli investigatori non fu mai
                     svelata l’identità degli assassini. Restò così impunito
                     l’omicidio del coraggioso Brigadiere Roberto Di
                     Maria, che era nato a Francavilla Fontana, in pro-
                     vincia di Brindisi, il 13 luglio 1947 ed entrato a far
                     parte dell’Arma nel 1965, quando ancora non aveva
                     compiuto diciotto anni. A tributare l’estremo saluto
                     al giovane comandante nella cittadina lariana furono
                     in ottomila. A Francavilla Fontana, due giorni dopo,
                     erano presenti più di ventimila persone.
                     Alla sua memoria, con decreto del Presidente della
                     Repubblica datato 21 marzo 1977, è stata concessa
                     la Medaglia d’Argento al Valor Militare. Al suo
                     nome sono state intitolate le caserme che ospitano
                     il Nucleo Carabinieri Campione d’Italia, nel 1980,
                     la Stazione Carabinieri di Fino Mornasco, nel 1992,
                     e la Stazione di San Pietro Vernotico, nel 2001, a
                     pochi chilometri dalla natia Francavilla, che gli ha
                     dedicato una via.
                     A riprova di come il ricordo del suo sacrificio non
                     sia stato dimenticato, ancora il 27 settembre 2015,
                     nel palasport di Fino, che dal 27 maggio 2004
                     porta il suo nome, si è tenuta una cerimonia nel
                     corso della quale è stato presentato uno speciale
                     annullo postale a lui dedicato, espressione dell’affetto
                     memore della cittadina.
                     Per l’occasione, l’artista Massimiliano Miazzo ha
                     realizzato il disegno dal titolo “Utrasque Fides”,
                     “ogni fede” o, usando le sue parole, “le due fedi
                     dell’uomo carabiniere: quella di Dio e quella del-
                     l’Arma”.

                                                                Gianmichele Alveti

                     NOTIZIARIO STORICO DELL’ARMA DEI CARABINIERI - N. 3 ANNO II 91
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