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                                    Scienze
































                                di
                                ENRICA
                                BATTIFOGLIA


                  LE SIGNORE




                  DELLA CONOSCENZA






                       er oltre dieci anni è stata l’unica donna a parteci-  vano le porte di un campo di ricerca completamente
                       pare ai Congressi Solvay che, a partire dal 1911,  nuovo, quello della rigenerazione cellulare, che a di-
                  Priunivano i migliori fisici del mondo. Prendevano  stanza di tanti anni ha reso possibile la scoperta delle
                  la parola personaggi del calibro di Albert Einstein, Niels  cellule staminali. Spemann e Mangold studiavano i
                  Bohr, Max Planck, e fra tutte quelle voci autorevoli ne  meccanismi che negli embrioni controllano la crescita
                  risuonava soltanto una femminile, quella di Marie Cu-  delle cellule ancora indifferenziate e le portano a di-
                  rie. Nessuno si stupiva, allora, che fosse presente soltanto  ventare adulte. Osservavano questo processo nelle grandi
                  una donna. Anzi, la notizia eccezionale era che ci fosse  uova di rana, separando le cellule embrionali con delle
                  una presenza femminile. Le donne nei laboratori erano  legature. Non esistevano allora strumenti per riuscire a
                  davvero una rarità, ma le pochissime che vi entravano  manipolare cellule tanto piccole, e così entrambi usa-
                  offrivano contributi di altissimo livello. Mentre in Fran-  vano i capelli sottili ed elastici dei loro bambini. Per
                  cia, ad esempio, Marie Curie era ormai una celebrità  queste ricerche Hilde Mangold avrebbe potuto diventare
                  per la scoperta del radio e del polonio, nonché per aver  la prima donna a ricevere un Nobel per la tesi di dotto-
                  vinto ben due Premi Nobel (quello per la Fisica nel  rato. Purtroppo morì a soli ventisei  anni per l’esplosione
                  1903 e quello per la Chimica nel 1911), in Germania  della stufa mentre faceva bollire il latte per il suo bam-
                  la giovanissima Hilde Proescholdt Mangold lavorava  bino e, poiché il Nobel non può essere assegnato po-
                  nell’Università di Friburgo, dove era la più stretta col-  stumo, venne attribuito soltanto a Spemann, che lo de-
                  laboratrice del biologo Hans Spemann. Insieme apri-  dicò a lei.



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