Page 24 - Il Carabiniere 2018-3
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                  Da sinistra: la biologa Emmanuelle Charpentier, l’astrofisica
                  Margherita Hack, il bioingegnere Cecilia Laschi e Fabiola
                  Gianotti, Direttore del CERN.
                  Nelle pagine precedenti: scene dai film Marie Curie e Agorà,
                  rispettivamente dedicati alla due volte Premio Nobel Curie
                  e alla scienziata Ipazia di Alessandria






                  catori di tutto il mondo, compresi quelli dei Paesi in  il Large Hadron Collider (LHC), che nel 2012 ha portato
                  via di sviluppo.                               alla scoperta del bosone di Higgs, che conferisce la
                  Ed è stata ancora una donna, anche questa italiana, a  massa alle particelle elementari. Nel gennaio 2015 la
                  fare da apripista in uno dei settori più innovativi e pro-  Gianotti è diventata la prima donna Direttore generale
                  mettenti della robotica: Cecilia Laschi, della Scuola Su-  del CERN, e in questa veste anche lei rileva come, no-
                  periore Sant’Anna di Pisa, con il suo robot-polpo chia-  nostante i progressi degli ultimi decenni, le ricercatrici
                  mato Octopus, ha inaugurato le ricerche sui cosiddetti  impegnate nella ricerca internazionale sulla fisica delle
                  robot soffici, realizzati con materiali diversi da quelli  particelle siano ancora poche, circa il 12 per cento. Se
                  metallici e quindi capaci di adattarsi alle caratteristiche  pure c’è stato un passo in avanti rispetto a venti anni
                  dell’ambiente con una grande flessibilità. Ancora nel  fa, quando esse erano appena il 4 per cento, c’è però
                  campo della robotica, Barbara Mazzolai, che coordina  ancora moltissimo da fare per dare alle donne lo spazio
                  il Centro di Micro-BioRobotica dell’Istituto Italiano di  che meritano.
                  Tecnologia (IIT), ha realizzato il primo robot-pianta,  È difficile essere una ricercatrice anche per la biologa
                  capace di affondare le radici e crescere. Entrambe nel  Emmanuelle Charpentier, oggi all’Istituto Max Planck
                  2015 sono entrate a far parte della classifica internazio-  di Berlino, che nel 2013, insieme a Jennifer Doudna,
                  nale delle 25 donne geniali della robotica.    dell’Università californiana di Berkeley, ha messo a punto
                  Sempre nel 2015, prima donna astronauta italiana, Sa-  la tecnica rivoluzionaria che permette di riscrivere il DNA
                  mantha Cristoforetti ha collezionato una tripletta di  con un taglia-incolla molecolare, che oggi rappresenta
                  record nella missione Futura, dell’Agenzia Spaziale Ita-  una speranza fondata per il futuro della terapia genica.
                  liana (ASI): con i suoi 200 giorni tra le stelle, ha stabilito  Grandi soddisfazioni, per alcune, grandi aspirazioni per
                  il record europeo e il record femminile come astronauta  altre. Che vanno però spesso a scontrarsi con un’altra
                  dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Due anni più tardi  realtà: scegliere la strada della ricerca scientifica, ancora
                  un’altra donna, Peggy Whitson, ha battuto tutti i record  oggi, per una donna non è semplice. Significa spostarsi
                  degli astronauti della NASA per il tempo trascorso in  da un laboratorio all’altro – e da un Paese all’altro –
                  orbita: ben 534 giorni, 2 ore e 49 minuti.     anche per 10-15 anni: un ritmo di vita che non sempre
                  I primati non mancano nemmeno nella fisica: un’altra  si riesce a conciliare con la famiglia e i figli. E non sono
                  ricercatrice italiana, Fabiola Gianotti, è stata alla guida  poche, anche per questo motivo, le donne che rinun-
                  di uno degli esperimenti condotti dal CERN di Ginevra  ciano a proseguire nel proprio lavoro già dopo i primi
                  con l’acceleratore di particelle più grande del mondo,  anni d’impegno, seppur gratificante.




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