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Coco al cinema sono passati sei anni. Anni in cui negli Sembra frutto di una fortunata coincidenza l’uscita
Stati Uniti è successo di tutto: un film concepito du- nelle sale proprio quando questo racconto, oltre a essere
rante la presidenza Obama e uscito durante quella di bello, risulta anche necessario; in realtà la coincidenza
Trump, sullo sfondo le polemiche sul muro tra Stati è solo una porzione della storia, quello che fa davvero
Uniti e Messico. Sullo sfondo le politiche di Trump la differenza è la qualità dell’opera, che le ha consentito
sull’immigrazione e un mondo che vogliono descrivere di rendere familiare a tutti ciò che è tradizione di pochi.
(mentendo) come distante anni luce ma che, para- In ultimo vorrei fare una considerazione sul tema e
dossalmente, trova una ricomposizione sullo schermo, sull’audacia con cui viene trattato. Mondo dei morti,
grazie a un racconto struggente e poetico che avvicina scheletri, vecchiaia, sofferenza, memoria, abbandono,
anche emotivamente due Paesi che già geograficamente sono temi che l’animazione giapponese ha affrontato
si baciano. facendo scuola, soprattutto grazie allo Studio Gibli e a
Hayao Miyazaki. E l’ha fatta perché, come è accaduto
in Coco, in Giappone la morte non è stata sempre af-
Sopra: la tradizione del Día de Muertosin Messico. frontata come sinonimo di separazione sofferta e di
Qui sotto: una scena de Il mio vicino Totoro, di Hayao Miyazaki
disperazione, ma anche come viaggio personale e cre-
scita. Talvolta viaggio gioioso che diventa possibilità
concreta di raccontare un orizzonte spesso inesplorato
dell’animo umano.
In Coco ho rivissuto le atmosfere magiche della Città
incantata, de Il mio vicino Totoro, di Porco rosso e del
Castello errante di Howl. Ecco, per me la magia di Coco
è stata anche questa: l’aver trovato un punto di con-
giunzione tra due tradizioni lontanissime tra loro, l’ani-
mazione giapponese e quella americana attraverso il rac-
conto della tradizione di una minoranza, quella ispanica.
Una minoranza però assai folta, che finisce per com-
prendere chiunque guardi il film, e cioè noi. Noi che
attraversiamo la vita insieme a quello che i nostri antenati
ci hanno donato di più prezioso: la memoria.

54 IL CARABINIERE - MARZO - 2018