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TRIBUNA DI STORIA MILITARE
qualità morali. Senza tale requisito, osservava infatti l’8 gennaio il prefetto
dell’Agogna, il contingente dipartimentale sarebbe stato composto solo da
gente del satellizio e della colonna mobile, di disertori e simili.
Le autorità del Basso Po (15-16 dicembre) se la prendevano con gli abi-
tanti, «non molto portati al mestiere dell’armi» (caposquadrone Alessandro
Masi, n. 1771): «l’ozio dell’antico governo forma per essi un ribrezzo il coraggio
ed è un nome vuoto la gloria», tromboneggiava il prefetto, tormentando la
grammatica. Anche il prefetto dell’Agogna (3 maggio) dava la colpa all’«antica
esenzione dal carico di qualunque coscrizione e requisizione militare che gode-
vano in passato queste province di Novara e Vigevano».
Altri, più sagaci, osservavano piuttosto che l’entità dei volontari dipendeva
dalla pubblicità: il 14 dicembre il prefetto del Panaro chiedeva 20 stampe di uni-
formi «incise dal capitano Lasinio» [Basilio Lasinio, incisore e archivista del
corpo topografico], il 16 quello del Serio chiedeva di mandargli qualche gendar-
me in uniforme da poter mostrare alla gente. A tal fine il 21 il direttore del per-
sonale militare (Teulié) ordinava di preparare 192 tavole a colori con un gendar-
me a cavallo e due a piedi.
Il prefetto del Mincio sottolineava invece (14 febbraio) un errore di comu-
nicazione: la gente ignorava infatti che il soldo della gendarmeria era «superiore
senza paragone a quello del soldato di linea», perché «la somma, essendo
espressa in franchi, non ri(usciva) di comune intelligenza». Altro fattore era la
difficoltà pratica di sottoporsi alle visite del giurì e della commissione centrale:
per questo si istituirono sottogiurì nei maggiori centri urbani e, su proposta del
caposquadrone Martinengo, con circolare del 24 dicembre fu previsto il rim-
borso delle spese di viaggio dal giurì alla commissione centrale.
g. L’aumento della forza e il completamento del contingente (1802-03)
Le difficoltà di reclutamento furono ulteriormente complicate dalla con-
statazione che 180 brigate erano troppo poche per controllare la frontiera e
contrastare efficacemente il contrabbando. Su proposta del ministro, con decre-
ti del 12 dicembre il corpo fu perciò accresciuto di altre 44 brigate, portandone
il totale a 224 (metà a cavallo e metà a piedi) e aumentando il personale del
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