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bra salute liquida, sembra ambrosia. Come
avrai visto, cercando di spiegare cosa intende-
vo con “ossessione olearia,” ho dato ampie
prove di esserne contagiato io stesso. Per me è
una “malattia” estremamente sana, da cui
spero di non guarire mai.
Quando sei venuto a conoscenza del Corpo
forestale dello Stato e del suo Nucleo anti-
contraffazione agroalimentare?
Ho sempre visto le fuoristrada del Corpo
forestale in giro per il territorio, soprattutto
nella mia zona – io vivo in piena campagna,
tra i boschi e le falesie calcaree nella Liguria di
Ponente. Ma nel 2008, un magistrato molto
addentro alle problematiche dell’olio mi ha
detto che la Forestale stava svolgendo un
lavoro importantissimo contro la frode olea-
ria e a difesa dell’olio di qualità. Poco dopo,
ho sentito per la prima volta il nome di un
certo Comandante De Franceschi, e ti ho cer-
cato per sentire il tuo parere autorevole sulla
situazione olearia sul territorio, e in particola- dibilità dell’etichetta “Made in Italy,” ma sareb-
re su un paio di casi. Da allora sono rimasto be meglio dare via libera alla frode e
molto colpito dal lavoro tuo e del Corpo distruggere tutto il prestigio, fascino e valore
forestale. Siete davvero in prima linea nella economico di quest’etichetta – e già che ci
lotta contro la contraffazione, dell’olio e di siamo, intaccare seriamente la fama dell’Italia
altri prodotti, con conoscenze e tecniche stessa? Io dico, fermamente, di no.
all’avanguardia. Dal 2010 ho visto tanti cambiamenti, molti
positivi. Importanti ed incisive indagini con-
Nel 2010 qualcuno ti inserì in una ipoteti- dotte da voi, dalla Guardia di Finanza, dai
ca classifica dei peggiori esponenti della Carabinieri NAS e NAC e da altri corpi anco-
cultura dell’olio di oliva perché denunciavi ra – investigazioni che portano ad arresti e poi
le truffe del settore, cosa è cambiato sotto vengono riportate sulla stampa. La rivista in
questo aspetto in questi anni? rete “Teatro Naturale”, dove nel 2010 è stata
Devo dire che l’ho preso come un gran com- pubblicata questa specie di denuncia del mio
plimento, dato che mi veniva contestato di aver lavoro, è ora sotto la direzione unica di Alberto
denunciato frodi che sapevo per certo fossero Grimelli, grande conoscitore del settore e cor-
vere, da fonti autorevolissime come magistrati, raggiosissimo difensore della qualità. Sono
sentenze passate in giudicato e te stesso. Si state varate leggi e normative nuove ed impor-
trattava di frodi che danneggiavano produttori tantissime, a cominciare dalla Legge
d’olio onesti e consumatori ignari. Mi sembra- Mongiello. L’Unione Europea che adotta un
va un po’ simile, in piccolo, a Berlusconi che piano strategico contro la frode olearia, la
rinfacciava a Saviano di aver danneggiato l’im- Spagna che promuove i suoi oli d’eccellenza in
magine dell’Italia parlando di mafia. una grande campagna di comunicazione negli
D’accordo, parlare di mafia italiana non mette Stati Uniti. E da parte mia, la recensione molto
Italia in buonissima luce, ma sarebbe meglio positiva (con qualche voce fuori dal coro) al
tacerne e dar mano libera ai mafiosi? mio libro in versione italiana. Secondo me,
Individuare gravi frodi nel “Made in Italy” può quattro anni fa non sarebbe successo tutto
indurre certi consumatori a riflettere sull’atten- questo.
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