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Il Forestale n. 78 60 pagine  18-04-2014  14:41  Pagina 8











                 Pensare che proprio in tale contesto sociale  programma di educazione ambientale e di cicli
                 nasca invece questa iniziativa lascia intravedere  didattici rivolti alla conoscenza della cultura
                 la possibilità di un futuro che riparta proprio  forestale, i soggetti sono minori che manife-
                 dal rispetto della natura violata dalla mano  stano forti condizioni di disagio e la sfida è
                 umana.                                     quella di arrivare ad un reinserimento sociale
                                                            grazie a un percorso educativo mirato alla for-
                 A Nisida si guarda al futuro               mazione di giardinieri e vivaisti forestali.
                 Il progetto ha trovato risposte tanto positive da  Le pratiche saranno rivolte all’ecosistema
                 indurre a predisporre un nuovo protocollo tra  locale, proprio per mantenere un legame vir-
                 il Ministero della Giustizia -  Dipartimento per  tuoso con il territorio, rappresentato in special
                 la Giustizia Minorile - Centro per la Giustizia  modo dalla macchia mediterranea, attraverso
                 Minorile di Napoli con la condivisione anche  un corso di formazione sia teorico che pratico
                 della Regione Campania e del Corpo forestale  nel campo del giardinaggio e del vivaismo
                 dello Stato, per continuare a coinvolgere i  forestale.
                 minori reclusi per reati penali nell’iniziativa vir-  Il programma didattico sarà impostato su due
                 tuosa che unisce l’amore per la terra ad una  fasi. La prima sarà teorica, diretta all’illustra-
                 possibile opportunità futura per chi imparerà le  zione delle principali nozioni di botanica
                 tecniche forestali.                        generale e sistematica, all’acquisizione delle
                 Il protocollo concorrerà al raggiungimento  conoscenze di base, relative alla macchia medi-
                 dell’obiettivo del reinserimento sociale a cui  terranea che caratterizza l’isola.
                 tende la pena, specialmente per quei soggetti  La seconda pratica, volta a conferire una spe-
                 minori per cui la tutela dei diritti e la promo-  cializzazione nelle attività colturali, nella cura
                 zione dei processi evolutivi dovrebbe unirsi  dei giardini, pubblici e privati, e dei vivai, con
                 alla certezza della pena.                  l’attuazione di attività di formazione-lavoro sui
                 I ragazzi avranno la possibilità di seguire un  sentieri di Nisida.
                                                            L’attività rappresenta un serio incentivo per fare
                                                            dell’istituto del lavoro all’esterno previsto dal-
                                                            l’art. 21 dell’Ordinamento Penitenziario, una
                                                            reale possibilità di riscatto sociale e di impiego.
                                                            La grande novità sarà il rilascio di un attestato
                                                            di “esperto giardiniere-vivaista forestale” per
                                                            coloro che parteciperanno con profitto al
                                                            corso e che rappresenterà una specializzazione
                                                            concreta per cercare un impiego, un’alternativa
                                                            all’attività criminale che li ha condotti a Nisida
                                                            e proprio da lì un biglietto per una seconda
                                                            possibilità.
                                                            Ciò che colpisce, infatti, è la quasi ineluttabili-
                                                            tà della scelta criminale dei ragazzi detenuti a
                                                            Nisida, che provengono quasi esclusivamente
                                                            da un contesto di deprivazione sociale e da una
                                                            famiglia spesso poco presente o dedita a sua
                                                            volta a crimini.
                                                            Presentare un’alternativa, permettere ai ragazzi
                                                            di provare la soddisfazione per un lavoro di cui
                                                            si vedono i risultati tangibili, dare la speranza
                                                            di un futuro diverso, questo accade a Nisida:
                                                            l’isola che c’è, dove si curano la terra violata e
                                                            le vite spezzate guardando avanti con un pizzi-
                                                            co di fiducia in più.



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