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6) 2013 (normativa mai entrata in vigore)
Decreto Attuativo del 18 marzo 2013 (DM interministeriale MATTM e
MISE): tale DM era meramente riproduttivo delle previsioni della norma pri-
maria, limitandosi a confermare, quanto alle tipologie di sacchi commercia-
lizzabili, quanto già stabilito dal d.l. 2/2012 (luce verde per i sacchi
compostabili e per quelli riutilizzabili con spessori tra i 60 e i 200 micron).
L’unica novità di rilievo era quella dell’introduzione delle modalità di infor-
mazione ai consumatori (le diciture da apporre sui sacchi stessi). Si precisa
che tale DM interministeriale è sempre stato ritenuto non in vigore per pro-
blemi formali/procedurali relativi alla sua notifica TRIS (il periodo di standstill
è infatti terminato il 13 Settembre 2013, senza che la Commissione europea
si pronunciasse su tale DM, Commissione che però il 4 novembre 2013 ha
adottato la proposta di direttiva shopper su cui si veda infra, legittimando le mi-
sure di marketing restrictions).
7) 2014 (normativa oggi abrogata)
Art. 11, comma 2 bis, d.l. 91/2014, convertito in l. n. 116/2014: esso disponeva
l’entrata in vigore dal 21 agosto 2014 delle sanzioni previste dal d.l. n. 2/2012 (eli-
minando dal comma 4 dell’art. 2 del d.l. n. 2/2012 l’inciso/condizione sospensiva
“A decorrere dal sessantesimo giorno dall'emanazione dei decreti di natura non regolamentare di
cui al comma 2”, che tanti problemi aveva creato visto che detto DM è sempre stato
ritenuto non in vigore con conseguenti riflessi sull’applicabilità delle sanzioni).
8) 2016 (normativa poi riprodotta in quella del 2017 oggi in vi-
gore, vedi infra)
Art. 4 Legge 12 agosto 2016, n. 170 - legge di delegazione europea 2015: tale
disposizione prevedeva specifici principi e criteri direttivi per il recepimento
della direttiva (UE) plastic carrier bags 2015/720 (vedi il paragrafo successivo).
Sulla base di tali principi e criteri direttivi, il Governo adottava lo schema di
decreto legislativo di attuazione di tale direttiva, notificandolo all’UE (Notifica
2016/0601/I) il 17/11/2016. Il termine dello status quo (o standstill, ossia rinvio
dell’adozione definitiva da parte dello Stato notificante), originariamente con
scadenza 20/02/2017, veniva prorogato al 18/05/2017 per effetto del parere
circostanziato della Commissione. Con tale parere del 20.2.2017 , venivano
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9 a quanto risulta, nel parere della Commissione si dà luce verde sui compostabili alla cassa e sui compostabili biobased
per alimenti sfusi, mentre si richiedono chiarimenti sui maggiori spessori previsti dalla legge italiana rispetto a quelli
della direttiva. Sempre a quanto risulta, l’Italia ha risposto al parere circostanziato il 15.5.2017, confermando la legittimità
della propria normativa e l’intenzione di adottarla definitivamente.
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