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IL BIOWASTE IN ITALIA: IL RICICLO DEI RIFIUTI A MATRICE ORGANICA

                 Solo nel 2015 sono stati condotti circa 835 monitoraggi per valutare
                 la qualità della frazione umida, ovvero sono stati valutati analiticamente
                 dal punto di vista merceologico circa 46.000 sacchetti e 130.000 kg di
                 scarto organico proveniente da numerosi comuni di tutta Italia. I risul-
                 tati della ricerca condotta dal CIC hanno dimostrato che la purezza
                 merceologica media della frazione umida supera il 95%; in sintesi, la
                 percentuale di MNC che accede negli impianti CIC di riciclo/recupero
                 con la frazione umida del rifiuto è in media pari al 4,8% del materiale
                 conferito (Fig. 3). Nello specifico (Fig. 3) il 60,9% delle analisi denota
                 una frazione umida di alta purezza merceologica con un contenuto di
                 MNC inferiore al 5%, mentre solo il 3,1% delle analisi evidenzia una
                 quota di MNC superiore al 15%. Le performances della raccolta dif-
                 ferenziata dell’umido sono però spiccatamente diverse nelle differenti
                 Macro-Aree italiane: i migliori risultati sono stati osservati nelle regioni
                 del Nord-Ovest (3,3% di MNC) e Nord-Est (4,1 % di MNC), regioni
                 in cui la raccolta differenziata è ormai una tradizione, mentre nel Cen-
                 tro e Sud-Italia la percentuale di Materiale Non Compostabile sale oltre
                 il 6%, a dimostrazione del fatto che in queste aree la qualità della rac-
                 colta ha ancora ampi margini di miglioramento.
                      Figura 3: La distribuzione in classi di MNC della frazione umida e (destra) la percentuale di MNC nelle diverse Macro Zone Italiane – dati CIC 2015






















                 L’analisi della composizione media dei contaminanti contenuti nel rifi-
                 uto organico (Fig. 3) mostra come la plastica rappresenti (plastica varia
                 e sacchetti in plastica) quasi il 67% dei Materiali Non Compostabili
                 contenuti nel rifiuto. La rimanente quota di MNC è composta da vetro
                 (4,7%), metalli (4,1%), inerti (1,8%) e altri Materiali Non Compostabili
                 (ad es. pannolini, materiali poliaccoppiati, etc.).






                         I Quaderni                            Rivista Tecnico-scientifica ambientale  49
                                                               dell’Arma dei Carabinieri
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