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vello  raggiunto  dalla
               cellulosa, in un tempo
               massimo  di  sei  mesi.
               In  alternativa  al  me-
               todo  ISO  14855,  nei
               casi in cui risulti inap-
               propriato, si possono
               usare  due  metodi  di
               misura della biodegra-
               dabilità  in  ambiente
               acquoso, l’ISO 14851
               e l’ISO 14852.



               5.3 - Disintegrazione in compostaggio e verifica effetti sul processo
               Per verificare che il materiale in esame, nella sua forma fisica finale, vada incontro
               durante un ciclo di compostaggio ad una completa disintegrazione senza lasciare
               residui solidi (inaccettabili in un compost di qualità) è prevista una prova di com-
               postaggio su scala pilota, in cui pezzi di materiale vengono compostati con rifiuto
               fresco. La prova prevista è descritta nello standard ISO 16929. In questo caso
               non è ovviamente possibile usare materiale polverizzato (ossia già disintegrato
               meccanicamente) ma deve essere usato materiale trasformato nell’imballaggio fi-
               nale o nel semilavorato. Quindi, in questa prova si saggiano film, foglie, lamine,
               espansi o l’imballaggio stesso. Lo spessore dei provini utilizzati nella prova di di-
               sintegrazione è importante perché viene ad indicare lo spessore massimo di uti-
               lizzazione  del  materiale  di  imballaggio  in  studio.  Lo  spessore  è  un  fattore
               importante, in quanto la velocità di disintegrazione generalmente diminuisce al-
               l’aumentare dello spessore. Quindi, un risultato positivo ottenuto nella prova di
               disintegrazione permette l’utilizzo del materiale allo spessore effettivamente sag-
               giato o  a spessori più bassi, ma non garantisce la compostabilità del materiale se
               usato con spessori più alti. Dovendo usare spessori più alti è necessario ripetere
               la prova verificando la disintegrabilità di provini più spessi. Alla fine del ciclo,
               che dura 3 mesi, si verifica la disintegrazione mediante vagliatura. Questa prova
               può essere utile anche per accertare eventuali effetti negativi del materiale in
               esame sul processo di compostaggio e per produrre il compost necessario per le
               successive analisi di qualità e di ecotossicità. In alternativa, lo schema della UNI
               EN 13432 permette di condurre le prove di disintegrabilità in impianti di com-
               postaggio reali.




                       I Quaderni                             Rivista Tecnico-scientifica ambientale  35
                                                              dell’Arma dei Carabinieri
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